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Anche senza Dorothea Wierer, l’Italia femminile del biathlon è protagonista nella staffetta di Coppa del mondo a Ruhpolding. La squadra azzurra formata da Lisa Vittozzi, Federica Sanfilippo, Alexia Runggaldier e Nicole Gontier ha chiuso al quinto posto la gara vinta dalla Germania davanti a Francia e Norvegia, ma a lungo ha lottato per il podio.
Grandi prestazioni nelle prime tre frazioni per Vittozzi, Sanfilippo e Runggaldier, mentre Gontier ha avuto diversi problemi al tiro (5 ricariche utilizzate) e anche sugli sci perdendo oltre un minuto e cinquanta secondi dalla testa e rischiando nel finale il clamoroso sorpasso dalla Repubblica Ceca di Koukalova, partita con quasi due minuti di ritardo. La staffetta italiana ha, davvero, stupito e fatto divertire visto che le azzurre sono riuscite a tenere il passo di atlete con tempi e percentuali di tiro migliori ma, anche grazie agli ottimi materiali, hanno espresso la loro migliore versione. Sanfilippo continua, quindi, la sua serie di buoni piazzamenti dovuti al tanto lavoro che l’azzurra fa per migliorarsi e si spera che possa fare prestazioni come quella di oggi anche nelle gare individuali di questa tappa a Ruhpolding perchè potrebbe togliersi delle soddisfazioni.
La Repubblica Ceca deve accontentarsi di un sesto posto deludente visto che gli obiettivi di giornata erano altri. La campionessa Koukalova può fare davvero poco per recuperare tutto il distacco consegnatole dalle compagne. Delusa anche la Russia che puntava ad un risultato importante ed invece deve accontentarsi di un tredicesimo posto a causa anche dei tantissimi errori al poligono che ne hanno pregiudicato la gara già dopo le prime due frazioni.
Hanno rispettato i pronostici Germania e Francia che si aggiudicano i due gradini più alti del podio dopo una gara sempre nel gruppo di testa. Entrambe le staffette superano nell’ultimo giro la Norvegia, uscita in vantaggio dalla zona di tiro dopo l’ultimo poligono, con la Olsbu che non è riuscita a mantenere il ritmo forsennato di Dahlmeier che, dopo averla raggiunta, l’ha superata e distaccata senza problemi, e di Aymonier che fa una delle sue migliori prestazioni stagionali e riesce a regalare ai transalpini il secondo posto.
Oltre alla grande prestazione delle azzurre anche l’Ucraina mette sulla neve una prestazione di alto livello arrivando al quarto posto della classifica con un ritardo di soli 8 secondi dalla testa della gara.
Tra le prove individuali da sottolineare sicuramente quella della Makarainen che riesce a dominare la prima frazione, nonostante una ricarica utilizzata al primo poligono, e consegna alla seconda frazionista quasi 20 secondi di vantaggio che però verranno persi dalla Toivanen poco prima della sua prima serie di tiro. La Makarainen è davvero in una forma incredibile in questo ultimo periodo e lo sta dimostrando gara dopo gara soprattutto sugli sci mantenendo, comunque, ottime percentuali al tiro.
Chi non ha colpito, invece, è la Domracheva. Non all’altezza delle sue capacità ma è comprensibile visto che è tornata da poco alle gare e questo si vede soprattutto nel ritmo e nella forza della sciata e, infatti, non è riuscita a fare la differenza in una staffetta non entusiasmante da parte di tutta la squadra bielorussa, qualificatasi nona al termine della staffetta.
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