Ci siamo, è il momento della verità: domenica 24 marzo alle 13:45 si disputa la mass start femminile di Oslo che chiude la Coppa del Mondo di biathlon 2018/2019. Una Coppa del Mondo che potrebbe finire per la prima volta nella storia all’Italia con Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi che si giocano tutto, ma matematicamente c’è una terza incomoda: la slovacca Anastasiya Kuzmina.
CLASSIFICA GENERALE AGGIORNATA
1 Dorothea Wierer 894
2 Lisa Vittozzi 852
3 Anastasiya Kuzmina 844
CLASSIFICA GENERALE CON GLI SCARTI
1 Dorothea Wierer 875
2 Lisa Vittozzi 852
3 Anastasiya Kuzmina 839
Dorothea Wierer ha un grande vantaggio, non solo numerico, ma anche per quel che concerne gli scarti: perché qualora dovesse fare una brutta gara avrebbe comunque a disposizione un cuscinetto di 19 punti, le altre due concorrenti invece scartano rispettivamente zero Vittozzi e cinque Kuzmina quindi il punteggio che racimoleranno domenica sarà effettivo.
COMBINAZIONI
WIERER VINCE SE... – Dorothea se finisce tra prima e sesta è matematicamente prima qualsiasi sia il risultato delle due avversarie, mentre se Vittozzi arrivasse seconda Wierer dovrebbe chiudere almeno decima. Nel caso in cui Lisa dovesse arrivare terza o, in alternativa, Kuzmina dovesse vincere a Dorothea basterebbe arrivare al sedicesimo posto. L’ultimo caso: Vittozzi quarta e Kuzmina che non vince, a quel punto Wierer avrebbe bisogno del ventunesimo posto. Se Vittozzi finisce dal quinto posto in giù e Kuzmina non vince, Wierer vincerebbe anche finendo trentesima.
VITTOZZI VINCE SE… – Lisa per vincere la Coppa del Mondo deve finire necessariamente tra le prime quattro: con il primo posto vincerebbe solamente se in contemporanea la Wierer finisse fuori dalle prime 6; con il secondo se Dorothea finisse fuori dalle 10, con il terzo deve sperare che Wierer non sia almeno sedicesima mentre con il quarto posto ha bisogno, oltre alla non vittoria di Kuzmina, che Wierer chiuda attardata e fuori dalle prime 21.
KUZMINA VINCE SE... – La slovacca non ha alternative: deve solamente vincere e sperare che Wierer non finisca tra le prime sedici e che Vittozzi non finisca sul podio.