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Ripresa vincente. L’Italia batte il Sudafrica e centra il secondo successo consecutivo nel torneo preolimpico di baseball che si sta disputando a Parma e a Bologna: la Nazionale azzurra ha sconfitto il Sudafrica per 10-4 dopo che la partita era stata sospesa per pioggia mercoledì sera sul punteggio di 4-4 alla fine del quinto inning. La ripresa di venerdì costringe le squadre all’extra-inning ed è proprio al tie break che, con la mazza di Chris Colabello a suonare la carica e il fuoricampo di Federico Celli, gli Azzurri volano di potenza fino al 4-10 finale.
Con lo strikeout di Mineo ‘ereditato’ dalla prima parte della gara disputata mercoledì e interrotta per pioggia, il Sud Africa propone sul monte, per la matinée fuori programma il sempiterno Darryn Smith, classe 1975, opposto ad Andrea Pizziconi, schierato da Gilberto Gerali per il completamento dell’impegno. Vaglio e Cecchini sono velocemente eliminati, mentre Robb dà la sveglia alla mattinata con il primo singolo, che non ha però conseguenze.
Celli è il primo out del settimo, con un pop preso in corsa dall’esterno sinistro, seguono la base di Andreoli e il singolo in terra di nessuno, sempre a sinistra, di Poma. La volata di Maggi al centro consente il pesta-e-corri di Andreoli, che arriva in terza. Botha perde dietro il piatto un lancio a terra di Smith e Poma si porta in seconda, mentre non c’è modo per Andreoli di tentare la corsa a casa. L’azione suggerisce la base intenzionale a Colabello e i sacchetti si riempiono, ma a Mazzanti, dopo 2 foul e un ball, è chiamato il K su un lancio che il DH azzurro lascia passare, giudicandolo esterno.
Pizziconi colpisce al caschetto Botha, primo battitore del settimo turno sudafricano, che non subisce conseguenze e si porta in prima, avanzando poi sul bunt di sacrificio di Jonathan Phillips. Esce a questo punto Pizziconi, sostituito da Yomel Rivera; Ebersohn tocca duro in diamante, ma Vaglio blocca bene in back end e assiste a Colabello per la seconda eliminazione, quindi Willemburg è la prima vittima personale del mancino azzurro.
Come ieri sera contro la Repubblica Ceca, il monte dell’ultima difesa è affidato a Filippo Crepaldi, che se la cava in 4 lanci. Il closer affronta Ebersohn con Jonathan Phillips in seconda e Botha in prima; sul conto di 1 ball e 2 strike, Ebersohn spizza la palla che si ferma appena dentro il campo, in territorio buono; il tempo sembra fermarsi per un attimo con la palla in mano a Mineo, il quale, in assenza di chiamate da parte degli arbitri, assiste a Maggi, che assiste a Vaglio, che assiste a Colabello per un triplo gioco difensivo chiamato dal signor Makouchetchev, che, dopo l’ulteriore momento di pathos garantito dal ‘challenge’ della prova televisiva richiesta dal Sud Africa (per altro non applicabile per la giocata in questione) suggella la partita e la seconda vittoria azzurra del Qualifier.
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