In archivio la quarta giornata degli Australian Open 2022, che ha offerto tanti match interessanti e delineato il quadro del terzo turno, sia a livello maschile che femminile. L’unico italiano impegnato era Jannik Sinner, che ha ottenuto una convincente vittoria, spingendosi per la prima volta in carriera così avanti a Melbourne. A farne le spese è stato Steve Johnson, spazzato via con un severo 6-2 6-4 6-3 in appena un’ora e 41 minuti di gioco. L’avverbio ‘appena’ non è usato a caso in quanto si tratta del successo più rapido in un incontro a livello slam (quindi al meglio dei cinque set) per l’altoatesino. Sul match in sé c’è poco da dire, vista l’enorme differenza tra i due. Sinner ha dominato dall’inizio alla fine, strappando con facilità il servizio al suo avversario e annullando l’unica palla break concessa. Jannik si qualifica dunque per il terzo turno, dove ad attenderlo non ci sarà Andy Murray, bensì Taro Daniel. Istintivamente verrebbe da sorridere, ma sottovalutare il tennista nipponico è un grande errore. Il motivo? Nei cinque match vinti (3 di qualificazione più 2 nel main draw) non ha perso neppure un set. Inoltre, è abituato a sconfiggere tennisti italiani, dato che nel tabellone cadetto ha estromesso nell’ordine Arnaboldi, Moroni e Caruso. Ovviamente Sinner partirà favorito, ma il match può nascondere svariate insidie e non andrà preso sottogamba. Nessun precedente tra i due.
MONTEPREMI QUALIFICAZIONI
Negli altri incontri andati in scena quest’oggi, spicca il successo di Daniil Medvedev ai danni di Nick Kyrgios. La sfida più attesa del giorno ha in parte deluso le aspettative, sia perché Kyrgios è partito un po’ a rilento sia per il comportamento del pubblico, nel bene e nel male. Con il passare dei games, l’australiano si è inventato qualche colpo spettacolare ed è persino riuscito a strappare un set al suo avversario. Medvedev, però, spietato e imperturbabile, ha domato il suo avversario in circa tre ore di gioco ed ha staccato il pass per il terzo turno. Paradossalmente, l’impegno odierno era il più complicato fino ai quarti di finale. Il russo sfiderà infatti Van de Zandschulp (già sconfitto a Flushing Meadows nel 2021) e poi uno tra O’Connell e Cressy. Tutto facile per Rublev e De Minaur (potenziale avversario di Sinner agli ottavi), così come per Bautista e Fritz, mentre Stefanos Tsitsipas ha lasciato un set per strada contro Baez ma ha comunque conquistato la vittoria. Le due eliminazioni a sorpresa (oltre a quella di Murray) sono quelle di Diego Schwartzman, sconfitto da O’Connell, e di Grigor Dimitrov, battuto da un redivivo Paire.
Molte di più invece le sorprese nel tabellone femminile, dove sono uscite di scena tante big. La prima è stata Garbine Muguruza, sconfitta con un periodico 6-3 da Alizé Cornet. La seconda invece Anett Kontaveit, sorpresa da Clara Tauson per 6-2 6-4. Poi è stato il turno di Elena Rybakina, costretta al ritiro poco dopo aver perso il primo set contro la cinese Zhang. Infine, è stata estromessa anche Emma Raducanu, che si è dovuta arrendere alla montenegrina Kovinic ma soprattutto alle vesciche alla mano destra. Chi ha invece rispettato il pronostico è Simona Halep, che ha travolto Haddad Maia diventando probabilmente la favorita per un posto in semifinale nel suo spot di tabellone. Stesso discorso per Iga Swiatek, che ha liquidato in due comodi set Rebecca Peterson ed ora sfiderà l’ostica Kasatkina. Prosegue il suo cammino anche l’incognita Aryna Sabalenka, che nonostante 19 doppi falli (di cui 12 nel primo set perso 6-1) ha superato Wang guadagnandosi il terzo turno contro Vondrousova. Infine, da segnalare il ritiro di Samantha Stosur, che con la sconfitta per mano di Anastasia Pavlyuchenkova ha messo fine alla sua carriera da singolarista.