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Daniil Medvedev raggiunge Dominic Thiem nella finale delle Atp Finals 2020. Il russo ha infatti sconfitto Rafael Nadal con il punteggio di 3-6 7-6(4) 6-3 dopo due ore e 35 di autentica battaglia alla O2 Arena di Londra. Per Medvedev, fresco del successo ottenuto a Parigi Bercy, si tratta della prima vittoria in carriera contro il mancino di Manacor.
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La cronaca – Lo schema tattico di Nadal appare subito chiaro: lo spagnolo punta ad evitare gli scambi prolungati, offrendo a Medvedev sempre palle diverse e molto effettate. A tradire il maiorchino sono inizialmente le percentuali della prima palla di servizio: nel terzo game così Medvedev ottiene subito ben tre palle break che però lo spagnolo riesce ad annullare con il consueto spirito combattivo. Il russo da parte sua inizia alla grande al servizio, grazie al 100% di prime palle nei primi tre game. All’improvviso però arriva il break di Nadal, che nell’ottavo gioco strappa il servizio all’avversario a zero sfruttando anche alcuni errori evitabili da parte di Medvedev. Il maiorchino va così a servire per il set e nonostante una percentuale di prime palle inferiore al 45% chiude sul 6-3 dopo 45 minuti.
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Il secondo set però inizia con Medvedev che torna a martellare al servizio, mentre Nadal incappa a sua volta nel passaggio a vuoto che ad inizio partita era stato solo sfiorato: nel secondo game il russo si porta sul 15-40 e qui il maiorchino commette un pesantissimo doppio fallo, il primo del match, che concede il primo break al suo avversario. Il russo continua a trovare percentuali bulgare in battuta, con un paio di soluzioni di rovescio che strapperebbero applausi se non fosse che si gioca a porte chiuse.
Nadal però si conferma per l’ennesima volta un leone: lo spagnolo annulla prima la palla del doppio break che avrebbe portato Medvedev sul 5-1, poi centra l’occasione giusta e conquista il controbreak con cui il maiorchino rientra nel set. E’ il momento che sembra cambiare la partita, perché il russo accusa il colpo e Nadal invece è ormai entrato il modalità battaglia: arriva il secondo break consecutivo, che il maiorchino conquista con un pallonetto da sogno. Un parziale di quattro giochi consecutivi che porta il mancino di Manacor a servire per il match, ma Medvedev “risorge” e trova il controbreak del 5-5.
L’epilogo naturale è il tiebreak, nel quale il russo va avanti di un minibreak. Decisivo il punto del 4-3, in cui Nadal sbaglia la direzione del dritto in campo aperto. Medvedev stecca il recupero che però si trasforma involontariamente in un lob vincente che lo porta sul 5-3. Inevitabile da qui il 7-4 che porta la semifinale al terzo e decisivo parziale.
Il terzo set vede Nadal subito più in sofferenza rispetto al suo avversario: lo spagnolo compensa con la sua straordinaria attitudine alla sofferenza e alla difesa, salvando una palla break nel primo game. Medvedev invece torna a martellare con il servizio concedendo le briciole. Il momento decisivo arriva nel settimo game, quando alla terza palla break il russo strappa il servizio a Nadal e si invola sul 4-3: l’impressione che anche a livello fisico Nadal non ne abbia più arriva anche nel nono gioco, quando il doppio break pone fine alle ostilità.
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