L’Italia saluta la Turchia. All’Atp 250 di Antalya (cemento) dopo la sconfitta di Stefano Travaglia con David Goffin, arriva il k.o. di Matteo Berrettini, battuto in due set dal tennista kazako Aleksandr Bublik con lo score finale di 7-6(6) 6-4 dopo un’ora e quaranta minuti di gioco. In semifinale il kazako affronterà il francese Jeremy Chardy che ha superato in rimonta il tedesco Jan-Lennard Struff per 4-6 6-2 7-6(8).
Tanti i rimpianti della testa di serie numero uno del torneo turco: la partenza di Berrettini infatti è quella giusta, solido e concentrato il romano brekka in apertura il kazako e sembra poter dominare la partita. Tanto che sul 3-1, nel quinto game, Matteo ha anche a disposizione due palle per il doppio break ma Bublik, in qualche modo, riesce a rimanere attaccato alla partita sotto 3-2. Il vero momento di svolta arriva sul 5-4 quando il tennista italiano serve per la prima frazione di gioco: Berrettini non chiude il set e consente al kazako di rientrare in partita anche mentalmente. Da lì comincia tutta un’altra storia: si arriva al tie-break dove Matteo si porta ancora avanti, sul 4-2, ma Bublik con quattro punti di fila ribalta la situazione sul 6-4 in suo favore. Berrettini con orgoglio allunga il parziale sul 6-6 ma l’illusione dura poco visto che il kazako chiude un primo set durissimo con lo score di 8-6.
Il contraccolpo è forte. Matteo barcolla ma non molla: annulla palle break sia nel primo che nel secondo game di battuta ed in qualche modo riesce a rimanere attaccato la partita. L’inerzia però è totalmente favorevole a Bublik con il kazako che chiude di fatto l’incontro nel quinto gioco con un break che di fatto indirizza ancor di più l’incontro. Berrettini ci prova, ma troppi errori non forzati uniti ai dodici aces di Bublik non consentono di poter tornare in partita.