Leonardo Fabbri si conferma su grandissimi livelli al meeting di Pergine Valsugana, in Trentino, quando manca meno di un mese all’Olimpiade. L’atleta dell’Aeronautica sigla un fantastico 22,90 nel peso, a soli cinque centimetri dal suo record italiano di 22,95 dello scorso maggio, a Savona. Il terzo tentativo è il migliore della serata per l’argento mondiale, dopo 22,05 e 22,28 e prima di concludere con 22,81, un nullo e 22,24. “Sono consapevole di valere misure importanti – le sue parole – e la condizione sta iniziando a essere quella giusta. È la mia terza gara ad almeno 22,90 se si considera anche il 22,91 di Asti, tanta roba. Mi fa capire che ho lavorato veramente bene, la media è altissima. Ho piazzato subito il primo lancio oltre i ventidue, che è quello che cerco ogni volta. Agli Assoluti di La Spezia, dove ho vinto con 22,11, ero un po’ frustrato perché avevo lanciato male. Questa gara non era in programma, ma ho trovato un’atmosfera bellissima. Tutti guardano agli americani, Crouser e Kovacs, invece io guardo a me stesso. So che per lottare con loro si deve essere stabilmente a 22 e mezzo, fino all’anno scorso per me erano alieni, adesso sono rivali“. Per il fiorentino è la nona vittoria consecutiva all’aperto ed è sempre andato oltre i 22 metri.
Ottime indicazioni arrivano anche da Zane Weir. Il campione europeo indoor delle Fiamme Gialle lancia a 21,21 dopo l’infortunio alla caviglia. Personale per Riccardo Ferrara (Carabinieri) con il 20,98 che migliora il suo precedente 20,93.