Daniil Medvedev contro Alexander Zverev. Una sfida che quest’anno è stata una costante del circuito e che tornerà per la sesta volta nel round robin delle ATP Finals. I precedenti del 2023 portano a pensare che la partita possa andare solo in un senso: la vittoria del numero tre al mondo. Medvedev, infatti, si è imposto in quattro occasioni su cinque in questa stagione, cedendo il passo solamente agli ottavi di finale a Cincinnati. Il primo turno, però, ci ha mostrato uno Zverev ritrovato, capace di giocare una partita intensa e spettacolare che ha portato alla vittoria su Alcaraz. Inoltre, le Finals sono un palcoscenico che il tedesco ama particolarmente, lo raccontano i risultati: la scorsa è stata la quarta vittoria consecutiva a Torino, partendo dall’ultima partecipazione del 2021, quando in finale arrivò la vittoria proprio contro Medvedev. La curiosità? L’ultimo a battere Sascha in questo torneo è stato, ancora una volta, il suo avversario odierno: nel 2021, anche allora al secondo turno del round robin. I precedenti sembrano dire Medvedev, ma i ricorsi storici guardano Zverev con occhio benevolo.
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ATP FINALS: PUNTI PER IL RANKING
Quando il torneo tra i migliori otto tennisti al mondo si teneva a Londra, inoltre, i due si sono incrociati per ben due volte: nel 2019 e nel 2020. La prima occasione aveva visto trionfare il tedesco, mentre nella seconda si era imposto il russo, che avrebbe poi alzato il trofeo. È ormai dunque una classica di questo torneo, che ha sempre regalato emozioni e spettacolo a tutti gli appassionati. Lo scorso anno Zverev era assente a causa del tremendo infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per sei mesi; Medvedev, invece, arrivò a Torino dopo una stagione complicata e perse tutte e tre le partite del gruppo. Un incrocio che sa di rinascita, dunque, tra due grandi campioni pronti a dimostrare ancora la propria voglia di dominare il circuito.
Dove osano le aquile
Si troveranno di fronte due giganti del tennis. E non solo in senso metaforico, ma anche letterale: entrambi sono alti 1 metro e 98 e hanno nel servizio una grandiosa arma a proprio favore. Nella sfida di esordio con Rublev, Medvedev ha messo a segno 10 ace e una percentuale di punti sul proprio servizio del 69% (44/54). Nei tre set contro Alcaraz, invece, Zverev ha offerto una prestazione in battuta a dir poco esaltante: 16 ace, 77% di prime in campo e 72% di punti vinti al servizio (70/97). Se quello di Medvedev è stato un servizio dominante, utilizzato con disinvoltura per annichilire ulteriormente le difese avversarie, quello di Zverev è stato anche un’ancora di salvezza, in grado di tirarlo fuori dalle occasioni di difficoltà. Sostanzialmente, il tedesco è partito in ogni game da un punteggio ideale di 15-0.
Sarà dunque una partita in cui il livello di massima attenzione dovrà essere affidato alla risposta. Nell’ultimo incrocio, a Pechino, Medvedev ha dimostrato di poter far male all’avversario in questo senso: 35% di punti in risposta vinti (18/51), dei quali il 61% (11/18) sulla prima di servizio di Zverev. Inoltre, il moscovita ha annullato quattro palle break, convertendone due e dimostrando una capacità di lettura del gioco notevole. In un confronto sui dati relativi agli ace, Medvedev è avanti 31-21 negli scontri diretti in questa stagione: cifra che conferma quanto il russo sia in grado di muoversi in anticipo e rimandare al mittente il primo colpo di Zverev. Le percentuali nello sport non sono tutto, ma aiutano a leggere una rivalità che, in questo 2023, è stata tutt’altro che equilibrata.
Vista semifinale
Chi dei due dovesse vincere metterebbe una serie ipoteca sulla qualificazione alle semifinali, che diventerebbe aritmetica a seconda del numero di set conquistati e del risultato della sfida tra Rublev e Alcaraz. Una partita importante, ma non ancora da dentro o fuori per nessuno dei due, e questo potrebbe giovare ulteriormente allo spettacolo. All’inizio del 2023, probabilmente, nessuno dei due si sarebbe aspettato di vivere una stagione di questo livello. Il tennis giova di questa rivalità ed entrambi sperano di chiudere l’anno con un ultimo acuto. Che vinca il migliore.