
Un atleta russo eroe negli Stati Uniti: Oltreoceano è andata in scena una serata leggendaria, che ha visto Alex Ovechkin riscrivere la storia della NHL. Infatti, il 39enne russo, stella della squadra della capitale, i Washington Capitals, ha realizzato il gol numero 895 in carriera. Un traguardo notevole che gli vale il nuovo record di marcature, che prima di ieri condivideva con il canadese Wayne Gretzky. Venerdì scorso, infatti, Ovechkin aveva pareggiato gli 894 gol realizzati da Gretzky con due marcature. E ieri, contro i New York Islanders, ecco il momento storico.
Un momento atteso da tutto il palazzetto, tanto che i festeggiamenti sugli spalti hanno riguardato anche i tifosi di casa, che hanno celebrato la caduta del record dopo ben 26 anni. Ovechkin ha segnato la rete da primato dalla distanza all’inizio del secondo periodo. Subito dopo la rete, il 39enne si è lasciato cadere sul ghiaccio in preda alla gioia, prima di essere circondato e “assalito” dai suoi compagni di squadra. Tutta intorno, sugli spalti, una standing ovation davvero emozionante.
Il commento di Ovechkin e Gretzky dopo il record
E sugli spalti c’era proprio lo stesso Gretzky, che ha fine partita ha condiviso il proprio pensiero per rendere omaggio al suo “successore”: “Dicono che i record sono fatti per essere infranti, ma non sono sicuro di chi riuscirà a fare più gol di Alex”, ha detto il canadese alla folla. Presente anche il commissioner della National Hockey League, Gary Bettman: “Abbiamo assistito alla storia. Alex, ce l’hai fatta. Sei stato straordinario. Sei stato un giocatore che ha rappresentato la Nhl in modo straordinario dentro e fuori dal ghiaccio. Grazie per tutto quello che hai dato al nostro gioco”.
Il gioco è stato interrotto per celebrare l’occasione, e in campo sono entrati anche la moglie e i figli del campione russo, mentre tutto attorno si è alzato il coro “Ovi Ovi”. Questo il commento di Ovechkin: “Che giornata. Come dico sempre, è uno sport di squadra e senza i miei compagni, l’intera organizzazione, i tifosi, gli allenatori, non sarei mai qui. Non avrei mai superato ‘The Great One’ (Gretzky ndr). Quindi, ragazzi, grazie mille, vi voglio tanto bene… E l’ultima cosa: a tutti i tifosi di tutto il mondo e in Russia: ce l’abbiamo fatta ragazzi“.