IN COLLABORAZIONE CON GIANVITO MAGISTA’
Tante emozioni nei quarti di finale di conference dei playoff “virtuali” della IFHL – Italian Fantasy Hockey League. E non sono mancate le sorprese nella trasposizione di questa storica lega di fantahockey che ha deciso di spostarsi nel mondo dei videogame, NHL 20 per l’esattezza, per ingannare l’attesa durante la quarantena.
COSA SONO I PLAYOFF “VIRTUALI” DELLA IFHL? LA PRESENTAZIONE
MOOSE CONFERENCE – Se nella Beaver Conference tutto è andato secondo pronostico, piccoli brividi a parte, con le migliori quattro squadre a passare il turno, nella Moose Conference si è consumato l’upset più incredibile. Di quelli che farebbero scalpore anche in NHL. Gli Arizona Cactus, ultimi in conference e 15esimi in generale dopo la regular season disputatasi nella realtà, sono riusciti a eliminare i Detroit Eliters, campioni delle ultime due edizioni della Maple Cup e arrivati ai playoff secondi in classifica generale e primi nella conference. Draisaitl, Marchand, Matthews, Seguin, Carlson sono solo alcune delle star messe in pista da Detroit. Eppure i Cactus non hanno mai abbassato la testa. Nemmeno dopo essere stati ribaltati 2-1 nella serie dopo la clamorosa vittoria in gara 1. Anzi, Arizona ha avuto il match point casalingo in gara 6, ma l’emozione ha giocato loro un brutto scherzo e la serie ha avuto bisogno dell’ultimo e decisivo settimo capitolo ancora in Michigan. Dove però i Cactus hanno umiliato Detroit per 4-1 con grandi prestazioni di Stepan, Fiala e Schmaltz, eroi che nel Deserto verranno ricordati per sempre. “Io sono sportivo quindi ovviamente faccio i complimenti a Berto per la splendida serie, ma pretendo le scuse da parte di tutti gli altri GM che mi davano per spacciato dopo aver perso gara 2 all’OT” ha dichiarato un furibondo Michele, GM dei Cactus, dopo la sorprendente vittoria in gara 7.
Nelle semifinali di conference Arizona dovrà tornare a giocarsela a Detroit, questa volta contro gli Octopus, che hanno eliminato i Tucson Condors. Ebbene sì, un’altra sfida Michigan- Arizona, questa volta chiusasi in favore del team proveniente dal nord degli States. Gli Octopus si sono aggiudicati la serie per 4-2, nonostante all’inizio non avessero il fattore campo. Senza storia Las Vegas Jackpots-Indiana Gladiators, finita con un perentorio 4-0. Uno sweep che non ha lasciato alcuna chance agli avversari. Per Las Vegas un grande Rittich in porta, autore anche di uno shutout. Non male tenendo conto che Indiana schierava stelle del calibro di Crosby, Stamkos e Aho. Tutti fuori in un colpo solo anche loro. “Onestamente, c’è poco da dire – ha dichiarato alla stampa Luca, GM dei Jackpots -. Tre gare su quattro sono state dominate dall’inizio alla fine e se è vero che Rittich ha chiuso la serie con soli 3 gol subiti, è altrettanto vero che è stato poco impegnato“. “Non ho ben capito a che livello possiamo arrivare in questi playoff – ha chiosato Luca -, la serie contro Chicago sarà dura e complicata“.
I Chicago Jackals, seconda squadra di conference, hanno chiuso la pratica Regina Sestras in cinque gare, ma soffrendo più del dovuto in ogni partita. Più per demeriti propri che per meriti dell’avversario. I Jackals hanno potuto fare affidamento su un Patrick Kane molto ispirato: goleador del primo turno con 6 reti in cinque partite. “Una serie molto strana – ha commentato Andrea, GM dei Jackals -. Credevo di chiuderla agevolmente e invece abbiamo concesso troppo agli avversari. Ho costruito una squadra che fino ad ora ha fatto vedere troppo poco. In gara 5 ho provato a rimescolare un po’ le linee: vedremo se Kane, O’Reilly e Tkachuk continueranno così bene, altrimenti sarò costretto a cambiare ancora“. Ma ora è già tempo di semifinali: “Ora c’è Las Vegas che è una squadra che non bisogna sicuramente sottovalutare, ma se giochiamo al nostro livello difficilmente Las Vegas arriverà a gara 5. Un saluto al GM Luca, a presto“.
BEAVER CONFERENCE – Nella Beaver Conference, come detto, nessuna sorpresa. Per i Quebec Mooses, terza squadra di conference, è stata quasi una passerella contro i London Hummingbirds, che hanno tenuto testa solo a sprazzi. La serie è terminata 4-0 “Serie che ci vedeva favoriti e così è stato – ha sottolineato Andrea, GM dei Mooses – Era importante non sottovalutare gli Hummingbirds per non protrarre la serie e sprecare energie fondamentali e così è arrivato lo sweep. London ha fatto il massimo ma non è bastato perché abbiamo saputo soffrire, soprattutto con Bobrovsky che ha tenuto la porta inviolata per due gare consecutive in trasferta. Poi abbiamo colpito grazie al duo Panarin/Barzal, in grande spolvero…“. Stesso risultato per i Philadelphia Alleghers (testa di serie numero 4) contro i New York Drunkards. La sfida è stata più equilibrata e combattuta di quanto possa dire il risultato finale, ma gli Alleghers hanno avuto dalla loro un fenomenale Hart, senza dubbio miglior portiere dei quarti con due shutout. Hanno regalato qualche emozione in più, invece, a sorpresa, viste le differenze in campo, le sfide delle migliori due squadre della conference.
I Toronto Sasquatch, primo posto generale dopo la regular season, si sono complicati la vita contro i Montreal Natives, squadra che ha chiuso la stagione in ultima posizione. Toronto, soffrendo, era riuscita a portarsi sul 3-0 nella serie grazie ai gol di Eichel, Ovechkin, Rantanen e Nylander. Ma quando sembrava tutto finito, Carey Price ha deciso di regalare qualche emozione agli spettatori. Montreal ha vinto gara 4 e poi anche gara 5 a Toronto con un gol a 30 secondi dal termine, dopo una partita dominata dai padroni di casa. In gara 6, nella bolgia del Quebec, i Sasquatch sono tornati quelli che hanno vinto la regular season e hanno chiuso la pratica vincendo la partita 4-1 e la serie 4-2. “È vero, abbiamo sofferto più del dovuto contro Montreal. Però è stata colpa nostra – ha dichiarato Gianvito, GM dei Sasquatch, al termine della serie -. Sì, Price è stato insuperabile in gara 5, ma fino a quel momento, in ogni partita, non avevamo espresso il nostro miglior gioco. Era una serie da vincere 4-0, ma va bene così. Forse ci ha insegnato che dobbiamo giocare sempre con il sangue negli occhi. Abbiamo una squadra fenomenale e dobbiamo giocare da fenomeni, senza nasconderci. Ma non dobbiamo nemmeno fare i gradassi o i supponenti“. “Essere i più forti sulla carta non equivale a vincere – ha ribadito Gianvito -. Le partite si giocano sempre al massimo, sudando. Tutte. Contro Philadelphia sarà una serie molto complicata, da vivere gara dopo gara. Faremo sicuramente qualche modifica provata in allenamento. Ho detto ai ragazzi di non cadere nelle provocazioni del GM degli Alleghers che dopo un nostro gol dirà che è finita per illuderci e farci rilassare“.
Stesso risultato per la seconda squadra di conference, i Niagara Falls Goats, contro i Bronx Rangers, che hanno tenuto la serie in bilico fino al 2-2, grazie soprattutto alle parate del sorprendente prospect russo Shesterkin. I Goats hanno avuto la meglio solo con due soffertissimi 2-1 in gara 5 e 6. “È stata una bellissima serie, combattuta e tirata fino agli ultimi 36 secondi – ha spiegato Marco, GM dei Goats -. Credo che Alessandro possa essere orgoglioso della prestazione dei suoi giocatori, ma anche dei suoi ex, visto che Dadonov e Jones hanno deciso di trattare la loro ex squadra con un occhio di riguardo“.
TUTTE LE PARTITE DEI VIRTUAL PLAYOFFS SONO DISPONIBILI SUL CANALE YOUTUBE UFFICIALE ‘IFHL ITALIAN FANTASY HOCKEY LEAGUE’ (Clicca qui)