La Stanley Cup 2017 della National Hockey League è ormai alle porte. Segui con Sportface.it la manifestazione più importante nel panorama dell’hockey su ghiaccio. Si parte il 12 aprile ma per gli italiani il puck drop sarà nella notte fra mercoledì 12 e giovedì 13. Andiamo a scoprire la presentazione di ogni singolo “match-up” per i quarti di finale di Conference.
WESTERN CONFERENCE – Chicago Blackhawks – Nashville Predators
Here we go, anno “dispari”: i Chicago Blackhawks riusciranno a mantenere in vita la “profezia”? Vittoriosi nel 2013 ed anche nel 2015, ora il 2017 può diventare un altro anno di gioia per i fans della Windy City. I presupposti ci sono e sono assolutamente reali. Nonostante Patrick Kane non abbia vinto l’Art Ross Trophy come nella passata stagione, il talento statunitense quest’anno ha perfezionato, ancor di più, la sua spettacolare intesa con Artemi Panarin. La stella russa, arrivato da free agent dalla KHL, si è confermata nel secondo anno di NHL, uno dei colpi più clamorosi tra i giocatori undrafted. Con Artem Anisimov in buone condizioni, gli Hawks ritroveranno la second-line devastante che, sommata alla prima linea di capitan Jonathan Toews, Richard Panik ed eventualmente, il classe 1994, Nick Schmaltz, rappresentano una serie di giocatori con cui avere panico sul ghiaccio. Ballottaggio nel net fra Corey Crawford e Scott Darling con la crescita esponenziale di quest’ultimo arrivato a rubare la titolarità in diversi match di regular season. In difesa i Blackhawks possono contare su Duncan Keith, inserito nella lista dei 100 migliori giocatori nella storia della lega (oltre a Seabrook, Campbell ed il “ritornato” Oduya). Chicago, durante la stagione 2016/2017, ha dimostrato di esser il miglior team della Western Conference chiudendo con il punteggio più alto e conquistando il titolo della Central Division.
Con un pizzico di difficoltà, anche i Nashville Predators hanno raggiunto i playoff conquistandoli come seconda wild card. Guidata da uno dei migliori coach dell’intera lega, Peter Laviolette, i Preds hanno un’ottima corazzata alla quale hanno aggiunto il difensore P.K. Subban in cambio dello storico capitano Shea Weber (“C” passata, successivamente, sul petto di Mike Fisher). Nel 2016 Nashville ha dimostrato di non avere paura delle franchigie “più grandi” eliminando, a sorpresa, gli Anaheim Ducks compiendo delle vere e proprie imprese soprattutto lontano dalla Bridgestone Arena. I Predators contano anche un ottimo goaltending con la media reti bassa di Pekka Rinne ed il funzionale apporto del backup Juuse Saros (portiere esordiente).
Sarà importante capire quale sarà l’approccio dei Predators perché inizieranno la difficile serie in trasferta con le prime due partite allo United Center. Nell’anno della vittoria della Stanley Cup dei Blackhawks, Nashville riuscì a complicare la vita agli avversari aggredendoli fin dalla prima gara ed arrendendosi solamente ad un comeback di Chicago in gara-6. L’unica cosa certa è che vedremo tanto spettacolo per un match fra due formazioni sprintanti e con un bel gioco.