Una brutta storia arriva dalla Bielorussia, dove sport e politica sono entrati in collisione e lo hanno fatto nel peggior modo possibile. Dmitri Baskov, presidente dell’Associazione bielorussa di hockey su ghiaccio, è stato infatti sospeso per cinque anni dalla Commissione indipendente della federazione internazionale. Il motivo? Minacce e pressioni sui giocatori per spingerli a sostenere il presidente Alexander Lukashenko. In particolare, l’uomo è accusato di aver violato l’articolo 5 della Carta olimpica in relazione all’articolo 2.1 del regolamento disciplinare della Iihf e della regola 1.2.2.4 del Codice di Condotta Iihf.
Questi episodi sono iniziati a novembre del 2020, quando Baskov fu accusato di essere coinvolto nella morte di Roman Bondarenko, oppositore del leader Lukashenko. Tuttavia non furono trovate prove per incriminarlo. Fatto sta che un mese dopo il Comitato olimpico bielorusso fu sospeso dal Cio per non aver tutelato gli atleti dalla discriminazione politica.