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È giallo sulla destinazione del portiere russo Ivan Fedotov, arrestato con l’accusa di aver eluso il servizio militare. Alexey Ponomarev, avvocato del miglior portiere russo di hockey si ghiaccio ancora presente sul territorio russo (altri già da anni giocano in Nhl) ha parlato del trasferimento del giocatore da San Pietroburgo, dov’è stato arrestato venerdì scorso all’uscita dal palaghiaccio. “Trasferito a Severomorsk? Al momento non ci sono informazioni esatte” ha detto l’avvocato del 25enne. Severomorsk è una città Zato, ossia una delle “formazioni amministrativo-territoriali chiuse”, città chiuse e segrete che durante l’Unione Sovietica non comparivano nemmeno sulle mappe (al massimo si riportava la parte finale del codice fiscale della città più vicina). Severomorsk, che si trova a 25 chilometri dalla città artica di Murmansk e a 1350 km da San Pietroburgo, è sede della base operativa della Flotta del Nord.
“Non si sente molto bene, riferisce che gli è stata fatta una specie di iniezione, che non conosce. Gli è stato detto che gli è stata prescritta da un medico: non ha un bell’aspetto – ha aggiunto il legale, sottolineando che la gastrite di Fedotov è peggiorata dopo il ricovero in ospedale -. In questo momento non possiamo dire esattamente come stanno le cose. Era in ospedale ma per qualche motivo non era elencato come altri pazienti. Né noi né i suoi genitori siamo stati autorizzati a vederlo e recentemente, agenti di polizia militare sono entrati in ospedale“. L’argento olimpico a Pechino 2022, vincitore con il Cska Mosca della Kontinental Hockey League, aveva firmato lo scorso 7 maggio un contratto con i Philadelphia Flyers ma, giocando nella formazione dell’esercito, ha lo status di militare e dunque non potrebbe lasciare la Russia.
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