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Lo Shakhtar Donetsk è impegnato nel “tour globale della pace”, una serie di incontri amichevoli con varie squadre d’Europa per raccogliere fondi da devolvere alla popolazione dell’Ucraina. La formazione di Roberto De Zerbi, lo scorso giovedì, era impegnata in Polonia contro il Lechia Danzica. Sul risultato di 2-2, è successo qualcosa di speciale: infatti, un ragazzino di 12 anni ha segnato il gol vittoria per gli ucraini. Un gesto “spontaneo”, come definito dal tecnico italiano, quello di far segnare il giovane ragazzo, che, come molti coetanei e connazionali, ha alle spalle una storia drammatica. Dmitrij Keda, questo il suo nome, si era rifugiato con la sua famiglia per una settimana nel Teatro Mariupol Drama, lasciando la città poche ore prima che il teatro venisse bombardato, il 15 marzo. Altre amichevoli sono ora previste a Istanbul con il Fenerbahce e a Spalato con l’Hajduk. Sul retro delle maglie dei giocatori, non sono stati riportati i cognomi, ma i nomi delle città ucraine bombardate, come Mariupol, Irpin, Kherson, Bucha, Kharkiv.
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