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“Prego tutti i giorni affinché questa guerra finisca. È atroce una notizia del genere, è davvero la fine dell’umanità : chiedo a Putin di smetterla di far soffrire così tanta gente ingiustamente. Io non smetterò mai di pregare”. Questo l’appello che giunge dal carcere di Napoli Poggioreale, ad opera dell’ex calciatore colombiano Antony De Avila Charris attraverso il suo legale. Il 58enne, famoso a livello internazionale e con un passato prestigioso per aver disputato con la maglia della propria Nazionale anche i Mondiali del ’94 negli Stati Uniti e del ’98 in Francia, è detenuto dal 21 settembre scorso nella casa circondariale di Poggioreale per una condanna passata in giudicato a 12 anni di reclusione per traffico internazionale di sostanze stupefacenti. E da lì, studia per regalare al calcio nuovi talenti: “Anche se sono detenuto, non smetto di aggiornarmi e studiare sulle future promesse del calcio da far crescere in Italia. Voglio regalare un futuro dignitoso a quei ragazzi di strada che sognano di diventare dei calciatori e sono pronto ad investire tutti i miei averi in quelli che reputo potenziali ‘Maradona’“, il messaggio del “Pitufo”.
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