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Mentre la guerra continua a devastare il paese, la nazionale di calcio dell’Ucraina cerca di ripartire e sogna i Mondiali in Qatar. Lunedì 2 maggio in Slovenia comincia infatti il raduno dei giocatori del CT Oleksandr Petrakov, quello che un mese fa disse “odio i russi, e se vengono a Kiev, prenderò un’arma e difenderò la mia citta’. Ho 64 anni ma penso che potrei uccidere due o tre nemici”.
Saltati, per ovvi motivi, gli spareggi mondiali di marzo, l’Ucraina si giocherà le proprie opportunità di andare in Qatar affrontando l’1 giugno a Glasgow la Scozia e, se vincerà, il Galles a Cardiff quattro giorni dopo. È un sogno, ma realizzabile se la selezione giallo-azzurra ritroverà la verve che l’ha fatta chiudere al secondo posto, dietro la Francia, nel suo girone delle eliminatorie mondiali, chiuso senza sconfitte anche se con sole due vittorie e sei pareggi.
Detto che le stelle Zinchenko (Manchester City), Yarmolenko (West Ham) e Malinovskyi (Atalanta) continueranno per ora a giocare nei rispettivi club e si uniranno alla nazionale solo in seguito, Petrakov lavoreràcon i calciatori di squadre del campionato locale che, a causa della guerra, è stato definitivamente sospeso senza assegnare il titolo, con Shakhtar e Dynamo Kiev che hanno giocato match benefici in giro per l’Europa.
Il primo test dell’Ucraina sarà l’11 maggio contro il Borussia Moenchengladbach nello stadio del club tedesco, con incasso devoluto alle vittime del conflitto e l’entrata gratuita per tutti i rifugiati ucraini. Per questo, la federcalcio ucraina ha diffuso una nota per ringraziare sentitamente il Borussia per la collaborazione ricevuta. In attesa che vengano annunciate date e sedi delle prossime amichevoli, l’Ucraina del calcio continuerà a sognare la pace e i Mondiali.
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