La Lega europea del nuoto “condanna fermamente le azioni del governo russo, sostenuto dalla Bielorussia, nella sua invasione dell’Ucraina. Questo atto di guerra ha sconvolto la vita dei cittadini ucraini ed è totalmente contrario allo spirito dello sport”. Di conseguenza “ha deciso di non invitare atleti e funzionari russi e bielorussi agli eventi Len in risposta all’invasione dell’Ucraina da parte delle forze russe, fino a nuovo avviso”.
Lo scrive l’organismo europeo sul suo sito. Poi prosegue: “Ciò è in linea con le raccomandazioni del Comitato Olimpico Internazionale e mira a superare le condizioni pratiche relative alle decisioni di alcuni paesi, nonché a proteggere la salute, la sicurezza e il benessere di tutti gli atleti. Len si impegna a continuare il suo lavoro con la Fina, l’ente di governo acquatico mondiale, per attuare le nostre rispettive posizioni e sperare in un futuro migliore”.
Infine, la Len “sosterrà una concreta iniziativa umanitaria delle federazioni croate di nuoto artistico e di immersioni subacquee per ospitare atleti e familiari ucraini come rifugiati. Questo progetto, sostenuto dalla Fina, consentirà agli atleti di continuare ad allenarsi e rappresentare l’Ucraina in occasione di eventi internazionali. Questa iniziativa è supportata dal Ministero dello Sport e del Turismo della Croazia e gli host includeranno Zagabria, Zara, Fiume e altri”.