Il Cremlino si è rammaricato per la decisione dell’Uefa di spostare la finale di Champions League da San Pietroburgo a Parigi. “E’ un peccato che sia stata presa una simile decisione“, ha detto il portavoce Dmitry Peskov in merito alla decisione dell’organo che governa il calcio continentale, perché a suo dire “San Pietroburgo avrebbe fornito le migliori condizioni possibili per ospitare questo evento calcistico“. La finale si giocherà sempre sabato 28 maggio alle ore 21, ma allo Stade de France, nel sobborgo parigino di Saint-Denis. Nella traduzione in inglese era stata usata la parola “shame” che significa sia peccato che vergogna, ma nella versione originale in russo la parola è effettivamente ‘peccato’.