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Il presidente del Cio, Thomas Bach, ha spiegato le motivazioni dell’esclusione degli atleti russi e bielorussi in molte delle competizioni sportive a livello mondiale. “Abbiamo dovuto adottare misure di protezione per garantire l’integrità delle competizioni internazionali. Per questo abbiamo raccomandato di non permettere ad atleti e funzionari russi e bielorussi di partecipare alle competizioni internazionali, o almeno di vietare qualsiasi identificazione della loro nazionalità. Lasciatemi enfatizzare nuovamente che queste sono misure protettive, non sanzioni, misure per proteggere l’integrità delle competizioni. La sicurezza degli atleti e dei funzionari russi e bielorussi non poteva essere garantita a causa di profondi sentimenti anti-russi e anti-bielorussi in molti paesi dopo l’invasione”.
Queste le parole del dirigente che poi aggiunge: “Abbiamo dovuto muoverci rapidamente perché era evidente che i Governi volevano decidere chi potesse partecipare e chi invece no. Ci sono governi che vietano ai loro atleti di partecipare a qualsiasi competizione con atleti russi o bielorussi”. Poi Bach conclude la spiegazione: “Ci sono governi che minacciano di ritirare i finanziamenti a qualsiasi atleta che partecipi a tali competizioni. Ci sono governi che esercitano pressioni pubbliche e politiche sui comitati olimpici nazionali e sulle federazioni sportive nazionali. Abbiamo dovuto e continuiamo a dover considerare questa situazione dalla fine. Oggi si tratta di Russia e Bielorussia, ma se non agiamo, domani sarà il governo del Paese A a non volere che gli atleti del Paese B partecipino. O il governo C che chiede ai suoi atleti di non gareggiare contro quelli del Paese D e così via”. “
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