[the_ad id=”445341″]
La presentazione del percorso del Marco Simone Golf & Country Club, teatro della Ryder Cup 2023 dal 29 settembre al 1 ottobre. Per la prima volta l’appuntamento più iconico del mondo del golf e uno dei più attesi a livello sportivo in generale approda in Italia e lo fa su un campo ricostruito appositamente per l’occasione. Il percorso sorge a Guidonia Montecelio, alle porte di Roma, con alcune viste mozzafiato che includono anche la Cupola di San Pietro. Da un punto di vista meramente tecnico, il campo rappresenta tutto ciò che serve per i match-play della Ryder Cup: il giusto equilibrio tra difficoltà e spettacolo, con alcune buche che metteranno i giocatori davanti a difficili scelte da compiere.
RYDER CUP 2023, IL PROGRAMMA: CALENDARIO, ORARI, TV E STREAMING
REGOLAMENTO E FORMAT: COME FUNZIONA IL PUNTEGGIO
I GIOCATORI IN CAMPO PER EUROPA E STATI UNITI
L’ALBO D’ORO DELLE PRECEDENTI EDIZIONI
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
Il percorso si alterna tra buche davvero complicate e anche piuttosto lunghe e buche corte e apparentemente più giocabili, che però nascondono notevoli rischi. L’avvio dei match sarà insidioso con le prime quattro buche che non regaleranno niente. La buca 5 rappresenta il primo caso di “rischio-ricompensa”, un concetto molto chiaro a European Tour Design e Tom Fazio II che si sono occupati del restyling del Marco Simone dal 2018 al 2021. I giocatori potranno infatti provare a raggiungere il green direttamente con il colpo dal tee del corto par 4, mettendo però in gioco l’ostacolo d’acqua. Molto suggestivo il par 3 della 7, con la buca che si sviluppa in discesa e anticipa la lunga e complicata 8, che insieme al par 5 della 9 potrebbe già indirizzare alcuni match in maniera più chiara.
Le seconde nove buche sono chiaramente costruite per lo spettacolo del match play. Il corto par 4 della 11 potrà consentire a qualcuno di puttare per l’eagle, così come il par 5 della 12 se il vento non sarà contrario. Viste spettacolari attendono giocatori e pubblico per il par 3 della 13, poi la 14 e la 15 anticiperanno il gran finale nell’anfiteatro naturale del Marco Simone. Il trittico conclusivo si apre infatti con il par 4 della 16, dove ancora una volta i giocatori potranno attaccare direttamente il green prendendosi un rischio non indifferente. Il par 3 della 17 potrà essere una delle buche più complicate del campo in base al vento e alla posizione della bandiera, infine per i match che arriveranno a decidersi sul filo del rasoio ecco il par 5 della 18, con l’acqua a protezione del green e la possibilità di ribaltare tutto fino all’ultimo.
Il percorso buca per buca
Buca 1, par 4 (445 yards)
Buca 2, par 4 (506 yards)
Buca 3, par 4 (453 yards)
Buca 4, par 3 (188 yards)
Buca 5, par 4 (302 yards)
Buca 6, par 4 (381 yards)
Buca 7, par 3 (222 yards)
Buca 8, par 4 (525 yards)
Buca 9, par 5 (587 yards)
Buca 10, par 4 (453 yards)
Buca 11, par 4 (329 yards)
Buca 12, par 5 (546 yards)
Buca 13, par 3 (150 yards)
Buca 14, par 4 (509 yards)
Buca 15, par 4 (479 yards)
Buca 16, par 4 (303 yards)
Buca 17, par 3 (206 yards)
Buca 18, par 5 (597 tards)
[the_ad id=”676180″]