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A tre giorni di distanza da Team USA, anche la squadra europea ha calcato il percorso del Marco Simone Golf & Country Club per la prima volta in vista della Ryder Cup. La compagine capitanata da Luke Donald ha svolto l’allenamento a porte chiuse sul percorso romano che dal 29 settembre al 1° ottobre sarà teatro dell’attesa sfida. Al rientro in hotel il capitano del Team Europa ha parlato alla stampa, dando le sue impressioni a qualche settimana dall’appuntamento: “Sono contento del coinvolgimento di tutti i ragazzi, che sono venuti con i loro caddie al seguito. Abbiamo visto il percorso e stasera avremo una cena di squadra, stare insieme è importante”. Queste le prime parole di Luke Donald che però evidenzia subito due aspetti che differiscono tra le due squadre, dato che gli uomini a stelle e strisce avevano scelto di lasciare a casa i proprie caddie e contavano tre assenti per impegni familiari (Schauffele, Cantlay e Spieth). Per gli europei a partire da giovedì 14 settembre ci sarà l’appuntamento con il BMW PGA Championship, torneo del DP World Tour che si gioca al Wentworth Club.
“La buca più difficile del Marco Simone? Per me la 8 devo dire, è un par 4 lungo e con gli ostacoli d’acqua – ha proseguito Donald prima di parlare dei suoi ragazzi -. Abbiamo dodici giocatori molto forti tra veterani e giovani. Ci sono campioni Major come Lowry, Rose, Fitzpatrick e via così. Hovland ha chiuso sul PGA Tour con la vittoria del BMW Championship e del Tour Championship ed è qualcosa di fantastico. Gli Stati Uniti d’America sono altrettanto forti, ma io sono contento di ciò che ho a disposizione”. Al momento dell’assegnazione delle sei wild card ha fatto discutere l’esclusione del polacco Adrian Meronk, campione dell’ultimo Open d’Italia e reduce da una buona stagione sul PGA Tour. Al suo posto ci sarà lo svedese Ludvig Aberg, recentemente passato pro è fresco campione dell’Omega European Masters sul percorso di Crans-sur-Sierre: “Ludvig lo conosciamo da tanto tempo, era il primo amatore al mondo ed era primo al college. Da professionista ha subito raccolto buoni risultati, fino alla vittoria dell’altra settimana. Davanti ha un futuro brillante secondo me e credo stia già molto bene in questo team”.
Donald ha poi parlato del percorso del Marco Simone Golf & Country Club, che giocherà naturalmente un ruolo importante per il team di casa. In Europa è addirittura dal 1993 che gli Stati Uniti non riescono a vincere: “Sono stato molto coinvolto naturalmente nelle decisioni sul campo, sviluppare il percorso come vuoi è uno dei vantaggi dell’essere capitano. È un processo lungo perché guardiamo le statistiche, pensiamo ai giocatori che potremmo portare e quindi è qualcosa che iniziamo a sviluppare presto ed è un vantaggio come d’altronde lo hanno gli USA a casa loro. Adesso ho ancora una settimana per cambiare qualcosa, ne parlerò con i giocatori. In generale però il percorso sta molto bene”.
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