Gli Stati Uniti vincono tre match su quattro nella seconda serie di fourball della Ryder Cup 2023, riducendo il vantaggio dell’Europa che si affaccia ai dodici incontri individuali sul 10½ – 5½. La squadra del vecchio continente esulta con Justin Rose e Robert MacIntyre (che superano in rimonta Justin Thomas e Jordan Spieth 3&2), ma nel complesso chiude il pomeriggio con i rimpianti per la sconfitta di Rory McIlroy e Matt Fitzpatrick all’ultima buca contro uno strepitoso Patrick Cantlay e Wyndham Clark. Vanno agli USA anche i primi due match della sessione. Sam Burns e Collin Morikawa battono 4&3 Viktor Hovland e Ludvig Aberg. Sorridono anche Max Homa e Brian Harman che superano Tommy Fleetwood e Nicolai Hojgaard 2&1. Domani avranno luogo i dodici incontri individuali che assegneranno il trofeo. All’Europa servono quattro punti.
Burns/Morikawa b. Hovland/Aberg 4&3
La vittoria da record dei due scandinavi su Scheffler e Koepka nei foursomes deve aver rappresentato una motivazione extra per Burns e Morikawa che vendicano il numero 1 al mondo indirizzando la contesa sin dai primi colpi. Nelle prime sei buche Burns ne vince quattro, mentre Hovland si assicura la quarta. Dalla nona in poi sale in cattedra Morikawa che fa registrare due birdie e un eagle. Sul 6UP c’è la reazione d’orgoglio di Aberg, che già alla 12 aveva trovato un inutile birdie. Il giovane svedese vince due buche di fila ma fallisce il difficile putt per il birdie alla 15. Il par consegna la seconda vittoria agli USA 4&3.
“Sapevamo che il pubblico sarebbe stato contro di noi, ma abbiamo continuato a lottare e sono felice di aver messo a segno un punto per la nostra squadra. Siamo pronti, tutti positivi e sappiamo di cosa siamo capaci. Sappiamo che sarà una sfida difficile, ma siamo pronti a farcela”, ha detto Sam Burns, beccato dal pubblico europeo dopo un’esultanza polemica. Soddisfatto anche Collin Morikawa: “Sappiamo a che punto siamo e cosa abbiamo fatto nelle prime tre sessioni. Ottenere il rosso sul tabellone è stato importante”.
Homa/Harman b. Fleetwood/Hojgaard 2&1
Uno degli uomini più in forma di questo week end di Ryder per gli USA è sicuramente Max Homa. Per lui quattro birdie nelle prime sei buche. Poi ci pensa Harman alla nove a firmare il 4UP. Alla 16 però l’Europa fa capire di non voler mollare. E lo fa con la personalità e teatralità di Fleetwood che firma l’eagle con un chip ‘no look’, voltandosi verso la telecamera ancor prima del buon esito del suo approccio. Lo show non manca, ma la vittoria va agli Stati Uniti grazie al pareggio nella 17esima buca. Homa e Harman s’impongono per 2&1.
Rose/Macintyre b. Thomas/Spieth 3&2
L’equilibrio dura tre buche. Alla quarta (par 3) Spieth piazza il birdie e difende l’1UP subito dopo. Alla sesta inizia lo show di Justin Rose che vince tre buche nelle successive cinque, siglando la rimonta con due birdie consecutivi. Alla 13 arriva anche il lampo di Macintyre che, dopo un putt sbagliato da Spieth, mette la firma personale sul 2UP. La pressione gioca brutti scherzi alla coppia americana. Thomas sbaglia alla 14, Rose imbuca per il par che vale il 3UP. Alla 14 Macintyre – dopo essere uscito dal bunker – trova il par in risposta a Thomas e si assicura, nella peggiore delle ipotesi, il pareggio. Lo status di dormie e il minor carico di pressione che ne deriva è un assist alla gestione delle ultime tre buche per l’Europa. Un birdie di Rose chiude la contesa. Lui e Macintyre vincono prima della 17 col punteggio di 3&2. Per l’esordiente scozzese l’emozione del debutto è già un lontano ricordo: “È stato fantastico. Oggi è tutto ciò che sognavo. E ho lavorato duro per questo. Ieri mi sentivo come se avessi deluso un po’ Justin, ma lui ha resistito alla sfida. È stato brillante anche oggi e per fortuna l’ho aiutato. C’è molta pressione, ma devi accettarli. Devi fidarti di quello che fai e avere un giocatore come Justin accanto a te è importante”, le parole di Macintyre.
Cantlay/Clark b. Fitzpatrick/McIlroy 1UP
McIlroy gestisce alla perfezione il par 3 della 4. Il birdie vale l’1UP che la coppia europea difende con i denti fino all’undicesima hole. Rory non sfrutta il putt per il birdie, Cantlay invece non perdona. Alla 14 però è McIlroy a regalare il nuovo vantaggio di misura al team Europe. Proprio il 34enne prova a rimanere lucido quando la stanchezza inizia a farsi sentire. Alla 16 Fitzpatrick e Cantlay finiscono nel bunker di sinistra, Clark trova solo il rough. McIlroy invece gioca un tee shot superbo, sfiora l’eagle e si accontenta del birdie, poi eguagliato da Cantlay che inizia a mettere le basi per la vittoria. Subito dopo il 31enne americano sembra farsi trascinare dalla pressione e pareggia, portando la sfida alla prima buca 18 dei fourball odierni. Tra le tante sbavature che hanno caratterizzato l’ultima hole, è il putt da campione di Cantlay a decidere una sfida che l’Europa ha buttato via a due buche dalla fine. Gli USA vincono l’ultimo match 1UP.