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L’orgoglio americano, atteso dopo il pesante 4-0 del mattino, si è affacciato solo in parte nel pomeriggio di fourball della Ryder Cup 2023. Al Marco Simone Golf & Country Club l’Europa ha saputo contenere gli statunitensi, chiudendo la prima giornata da imbattuta sul 6½-1½. Il team del vecchio continente mette prima a referto un altro punto grazie alla prestazione di Rory McIlroy e Matt Fitzpatrick che battono 5&3 Collin Morikawa e Xander Schauffele. Poi riesce a pareggiare tre match che si erano messi in salita. Quello tra Viktor Hovland e Tyrrell Hatton contro Justin Thomas e Jordan Spieth, oltre al confronto tra Robert MacIntyre e Justin Rose con Max Homa e Wyndham Clark. Mentre è una magia di Jon Rahm (in coppia con Nicolai Hojgaard) a regalare mezzo punto contro Scottie Scheffler e Brooks Koepka.
Splendida la prova di Fitzpatrick che alla sua terza partecipazione alla Ryder Cup si regala cinque buche vinte di fila, con tanto di eagle alla quinta. La reazione americana però c’è, seppur tardiva. A guidare l’orgoglio statunitense è Morikawa che dalla 9 fa registrare quattro birdie consecutivi, che riducono a quattro le lunghezze di svantaggio. A tre dalla fine però McIlroy vince la sua seconda buca che spedisce in archivio una contesa indirizzata dal travolgente avvio del 29enne di Sheffield.
Il primo vantaggio statunitense di giornata lo ha regalato invece il match 1. L’inglese Hatton firma l’1Up immediato per gli europei e lo difende per due buche assicurandosi il par. Spieth e Thomas però reagiscono, trovando il pareggio. A seguire, Hovland sbaglia il putt alla 6. Il braccio non trema a Thomas che piazza l’1UP con il birdie. L’Europa però non sembra voler lasciare le briciole e Hovland gestisce al meglio il par 3 della settima con il guizzo che vale il pari. Al giro di boa tutti e quattro i giocatori hanno vinto almeno una hole. L’equilibrio dura cinque buche. E alla 12 Thomas e Spieth approfittano delle indecisioni avversarie nel putt e piazzano due birdie per il nuovo 1UP a stelle e strisce. Alla 13 (3) Hatton non va oltre il par, mentre Spieth accende una nuova luce rossa. Ci pensa l’inglese ad accorciare le distanze ed è sempre lui a piazzare il birdie del pareggio alla 16 dopo l’errore di Justin Thomas sul putt. All’ultima buca Hovland sale in cattedra e spegne le speranza di sorpasso finale degli USA.
Nel match 2 tutti gli occhi sono puntati sul debuttante Nicolai Hojgaard, che non delude in avvio in coppia con Rahm. Il danese trova subito il birdie, ma Koepka piazza il par alla 3 e sfrutta le indecisioni del 22enne di Billund e dello spagnolo. Hojgaard però è sul pezzo e lo dimostra vincendo due buche consecutive. Ma all’entusiasmo dell’esordiente, si sovrappone rapidamente la maturità del più esperto. Scheffler trascina gli Usa al pareggio e alla buca 12 sfiora l’eagle del sorpasso. Alla 17 Rahm rischia di chiudere tra i rimpianti: prima gioca un grande tee shot, poi non si ripete ai suoi livelli sul putt. E Scheffler non perdona. Un vantaggio illusorio per gli Usa, incastonato tra i due eagle del campione spagnolo che con il suo estro riesce a mettere la firma sul pari. Nell’altro confronto è Rose il primo a rompere gli indugi. La reazione targata Clark è però immediata e porta un vantaggio di due. Alla 10 un putt sbagliato di Homa spalanca le porte per il guizzo dell’inglese che accorcia le distanze. Sembra comunque tutto indirizzato verso la prima vittoria americana (tornata sul 2UP), ma i due golfisti, uno originario della California e l’altro del Colorado, sbagliano troppo e non chiudono. Rose ha il putt del pari e fa esultare ancora il pubblico europeo. Domani altra giornata di foursomes e fourball dopo le tante indicazioni offerte quest’oggi.
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