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L’Europa vince tre match su quattro nella seconda mattinata di foursomes alla Ryder Cup 2023 e porta il punteggio sul 9½ – 2½. Al Marco Simone Golf & Country Club gli USA vincono la loro prima partita con Max Homa e Brian Harman che superano 4&2 Shane Lowry e Sepp Straka. Ma il risultato più clamoroso è quello che Viktor Hovland e Ludvig Aberg infliggono al numero uno al mondo, Scottie Scheffler e al cinque volte campione major, Brooks Koepka, travolti 9&7 in quella che è la sconfitta più pesante nella storia dei foursomes del torneo. Una punizione durissima, riassunta nelle lacrime di Scheffler nel post gara. Sorridono, faticando decisamente di più, Rory McIlroy e Tommy Fleetwood che battono Justin Thomas e Jordan Spieth 2&1. Fanno festa anche Jon Rahm e Tyrrell Hatton che vincono il confronto con Patrick Cantlay e Xander Schauffele 2&1.
McIlroy & Fleetwood b. Spieth & Thomas 2&1
Due birdie alla seconda e alla sesta raccontano bene l’ottima partenza dei due europei. Al giro di boa si va sul 3UP, grazie anche al contributo degli americani che tra imprecisioni al tee e putt sbagliati collezionano tre bogey. A metà gara Spieth vive quello che forse è il momento più difficile della sua gara romana: Thomas gli apparecchia un putt per il birdie, ma il 30enne texano sciupa. Discorso diverso per Thomas, deciso ad invertire il trend. Alla 8 è lui ad imbucare il putt per il par, mentre McIlroy non fa lo stesso. La reazione europea è immediata con un gran birdie alla 9 che vale il nuovo 3UP. Gli Stati Uniti però riescono a restare aggrappati al match. Alla 12 Fleetwood trova l’eagle, ma Spieth risponde e pareggia la buca. Un episodio che segna quasi la svolta del match con gli americani che riescono a portarsi sotto di una buca. Nel momento più delicato, è McIlroy a vestire i panni del trascinatore: prima il drive preciso, poi il super putt che vale il birdie del 2UP. Poi è lui ad imbucare per il par decisivo alla 17, che spegne la nuova reazione degli atleti a stelle e strisce. Punteggio finale di 2&1.
Hovland & Aberg b. Scheffler & Koepka 9&7
Gli USA volevano una partenza arrembante e tanta fiducia era riposta in Scottie Scheffler. Il numero 1 al mondo però tradisce le aspettative. L’avvio è da incubo ed è tutto un programma per il resto del match: doppio bogey alla prima e alla terza, cinque colpi sul par 4 alla seconda. Di fatto Hovland e Aberg si ritrovano 3UP con due par e un bogey. L’Europa ne approfitta: Aberg sfiora l’hole in one alla quarta e il primo birdie di giornata per la coppia del vecchio continente vale il 4UP. La reazione statunitense non c’è. Altro birdie alla sei per gli europei, poi due buche più avanti Scheffler e Koepka si impantanano tra rough e penalty area regalando un altro punto. La partita si chiude all’undicesima buca, con i due scandinavi che ne vincono nove chiudendo sul 9&7. Una prestazione da dimenticare per gli americani, che per sei volte finiscono sopra al par. Si tratta della sconfitta più pesante nella storia dei foursomes in Ryder Cup e le lacrime di Scheffler sono una buona sintesi del momento del numero 1 al mondo.
Homa & Harman b. Lowry & Straka 4&2
Avvio all’insegna dell’equilibrio sul match 3. Per tre volte gli americano passano in vantaggio, ma per tre volte gli europei pareggiano il conto. Lowry e Straka iniziano ad attraversare un momento di difficoltà dal tee e gli statunitensi ne approfittano con due birdie consecutivi e un eagle per il 3UP a cinque buche dal termine. Harman e Homa difendono il vantaggio e il 32enne californiano chiude con il chip la 16. Dopo la sconfitta di ieri contro Hovland e Aberg, sono Homa e Harman a regalare il primo punto agli USA col punteggio di 4&2.
Rahm & Hatton b. Cantlay & Schauffele 2&1
Uno splendido putt di Hatton vale subito l’1UP per l’Europa, che spreca qualcosa ma trova alla sesta il birdie del raddoppio. Schauffele e Cantlay sono in grande difficoltà e un ottimo putt del solito Hatton vale il 3UP all’ottava. La reazione stavolta arriva e il secondo birdie della coppia a stelle e strisce riduce le distanze. Alla 11 però sale in cattedra Rahm con il putt che regala il +3. Sembra tutto indirizzato, ma gli americani rispondono. Cantlay col ferro permette a Schauffele di non sprecare la chance per l’eagle alla 12. Poi un birdie riduce ulteriormente lo svantaggio e la terza buca vinta di fila dagli statunitensi ristabilisce il pareggio. Tutto vanificato da due errori di Schauffele sul putt. Un regalo del 29enne di San Diego, che non ha retto la pressione. L’Europa chiude 2&1.
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