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“E’ bello essere tornato alla Ryder Cup. Ho lavorato duramente per ritrovare questi momenti. Io sono migliorato molto dall’ultima mia partecipazione in Ryder Cup nel 2012, e spero di dimostrarlo in questa settimana che sarà sicuramente eccezionale, sia per la gara stessa che per i tantissimi spettatori previsti. Naturalmente non conta quello che ho fatto fino ad ora, ma solo ciò che sarò capace di produrre in quei tre giorni di gara”. Queste le parole di Francesco Molinari sulla Ryder Cup 2018 nella sala conferenze de Le Golf National, il club parigino dove si disputerà la competizione dal 28 al 30 settembre.
“In una Ryder Cup – ha aggiunto il torinese – non bisogna farsi condizionare troppo dal contorno, ma giocare punto per punto e pensare al proprio rendimento. Sicuramente il fatto di avere il pubblico di casa dalla nostra parte può essere un aiuto, ma quando si sta sul percorso si pensa solo a dare il massimo. Nella squadra ci sono 12 giocatori in grado di esprimere un grande golf. Probabilmente è il miglior team Europe in cui abbia mai giocato”.
C’è spazio per un commento sul campo: “Questo è uno dei miei percorsi preferiti sull’European Tour, dove ho ottenuto in passato buoni risultati. E’ senza segreti e senza trappole, ma non consente la minima sbavatura nel gioco. Occorre inoltre prestare attenzione, perché a causa del vento possono cambiare di molto le condizioni. Bisognerà valutare bene come troveremo il tracciato rispetto ai giri di pratica e forse per noi europei sarà più facile adeguarci, perché ci giochiamo da anni, mentre i nostri avversari avranno poco tempo per conoscerlo”.
Poi infine su Woods ha spiegato: “E’ sicuramente bello essere in campo con lui, ma è piuttosto difficile affermare che mi piacerebbe affrontarlo nuovamente in quelle condizioni, ripensando alla pressione che avevo addosso. Sono però contento che sia tornato a vincere dopo tutto quello che ha passato”.