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Valigie in mano, era già salito sul pullman per andare all’aeroporto, ma Haotong Li, il 22enne cinese di grande talento, è stato richiamato e fatto scendere, perché l’emozionate evolversi del Rocco Forte Open – Verdura, Sicily nelle ultime buche lo avevano improvvisamente lanciato in zona playoff. Spareggio non è stato, ma è rimasto un brillante terzo posto, tuttavia questo episodio è quanto mai esplicativo di come nello sport del golf non ci sia mai nulla di scontato fino all’ultimo colpo, di quanto sia coinvolgente, imprevedibile e come a volte si colori anche un po’ di giallo fino a evidenziare storie persino toccanti.
Quella, ad esempio, che saputo raccontare il vincitore, lo spagnolo Alvaro Quiros (270 – 63 64 70 73, -14), 34enne di Guadiaro, che ha ritrovato improvvisamente l’uscita dal tunnel in cui era terminato dopo sei anni difficilissimi, seguiti a sei vittorie tra i 2007 e il 2011 che l’avevano lanciato nell’élite europea.
Quiros ha vissuto il giro finale passando dall’esaltazione di una partenza che sembrava averlo messo al sicuro da sorprese, alla tensione che l’ha attanagliato nelle seconde nove buche quando ha visto il suo grande vantaggio svanire sotto i suoi errori e i colpi degli avversari, tra i quali i più efficaci sono stati quelli di Zander Lombard, un 22 sudafricano con i numeri per emergere. Quiros ha probabilmente visto il mondo crollargli addosso quando ha rischiato di essere sorpassato in extremis, ma all’improvviso la vecchia classe è riapparsa per fargli mettere a segno il putt della sua nuova vita golfistica. Ha prevalso alla seconda buca di playoff e si sono materializzate, come d’incanto, la ‘carta’ per l’European Tour, che aveva persa, il settimo successo che sembrava una chimera e il ritorno in quel contesto dove ora può riproporre il suo talento che, anche nei momenti più difficili, non l’ha mai abbandonato.
Alla sua gioia si è contrapposta la delusione di Zander Lombard (270 – 62 68 72 68), conscio di aver perso una grande occasione, ma ora più forte moralmente avendo preso coscienza che può essere un vincente. Forse ha avuto solo la sfortuna di aver incontrato un giocatore che sapeva di essere arrivato all’ultima spiaggia. Allo spagnolo è andato un assegno di 166.660 euro su un montepremi di un milione di euro.
Le dichiarazioni – Sir Rocco Forte ha aperto la cerimonia di premiazione ringraziando l’European Tour, per aver scelto di tornare al Verdura Resort, e la Federazione Italiana Golf, per il supporto organizzativo. Franco Chimenti, presidente della FIG e vice presidente vicario del CONI, ha detto: “E’ stato un torneo bellissimo, in una location unica. Mi auguro vivamente che non trascorrano altri cinque anni per vedere nuovamente un così grande evento. Sono particolarmente felice per Alvaro Quiros, un vero campione e da sempre un amico dell’Italia”.
Giustamente su di giri Alvaro Quiros: “E’ stata una settimana fantastica. Qui in Sicilia si respirava tanto entusiasmo per il golf e sono certo che l’assegnazione della Ryder Cup si rivelerà decisiva per la crescita del movimento in Italia. Anche se non avessi vinto, sarei stato comunque felice per aver ritrovato il mio gioco. Negli ultimi cinque anni l’assenza di risultati mi aveva progressivamente tolto fiducia. Poi ultimamente ho gradualmente ricominciato a credere in me stesso. Sono orgoglioso per come ho gestito questa gara. Non era affatto facile controllare la tensione e adattarsi alle forti raffiche di vento degli ultimi due giri. Mi sono divertito molto nell’affrontare un campo davvero speciale per la sua vicinanza al mare. Ora inizia la mia seconda vita golfistica e sono felice di avere subito l’occasione di confrontarmi con i top players al mondo nel BMW PGA Championship“.
Protagonisti – Tra i protagonisti del torneo il citato Haotong Lee (271, -13), il sorprendente 23enne spagnolo Pep Angles, appena approdato nel tour e quarto (272, -12) in una gara che ha messo in evidenza giovani talenti tra i quali Renato Paratore, 20 anni, che non ha trovato riscontro alla sua grande prova solo nel risultato (23° con 278 – 71 62 70 75, -6), penalizzato dalle nove buche finali dopo averne disputate 63 da manuale. Il romano ha evidenziato le sue grandi capacità nel gestire sia il gioco che la tensione, soprattutto nei due turni centrali quando è stato a lottare con i primi. Matteo Manassero (48° con 282 – 67 67 73 75, -2) ha confermato ancora una volta di essere in sicura crescita. Due ottimi giri, poi qualche problema con il vento, ma il suo gioco è stato di buon livello, indipendentemente da qualche sbavatura. Stesso score per Francesco Laporta, grintoso come sempre, e troppo alterno Lorenzo Gagli (71°). Nota di merito per il dilettante Luca Cianchetti (67°), campione europeo, che ha superato il taglio (cosa non facile per un amateur) e che potrà competere in un major, l’Open Championship, prima di passare di categoria.
E’ riuscito a mantenere la concentrazione sul suo gioco il danese Thomas Bjorn, 23° come Paratore, capitano europeo nella prossima Ryder Cup (Francia, 2018), sebbene si sia dovuto anche impegnare a seguire gli altri giocatori per iniziare a rendersi conto di quali forze potrà avere a disposizione.
Il percorso – Il Verdura Resort, nominato European Tour Destination, dispone di due percorsi da campionato e di uno di 9 buche, disegnati dal famoso architetto californiano Kyle Phillips in piena armonia con la natura. Molto suggestive e impegnative le buche che scorrono lungo il mare dove il vento, nei due giri finali, ha fatto la differenza. Si è giocato su un tracciato misto (metri 6.600, par 71) tratto dai percorsi East e West, che ha ricevuto elogi incondizionati da parte dei giocatori per spettacolarità, tasso tecnico e preparazione.