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Ludvig Aberg - Foto LiveMedia/Fabrizio Corradetti
È lo svedese Ludvig Aberg ad aggiudicarsi il Genesis Invitational 2025, prestigioso torneo che rientra nel circuito del PGA Tour. Per lo svedese di 25 anni si tratta della seconda affermazione sul circuito, arrivata grazie a una bella rimonta iniziata già nel secondo giro. Alla fine, il classe ’99 ha chiuso con lo score di 276 (-12), grazie soprattutto all’ultimo birdie alla 18, uno degli otto realizzati nelle ultime 18 buche. Con questo successo, Aberg si porta a casa il montepremi da 4 milioni di dollari, sale al primo posto nella classifica PGA Tour’s FedExCup ma soprattutto vola al quarto posto nel ranking mondiale. Dopo le leggende del circuito, Scheffler, Schauffele e McIlroy, quindi, c’è il nativo di Eslov.
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Genesis Invitational, anche McNealy e Scheffler sul podio
A completare il podio sono Maverick McNealy e Scottie Scheffler. Il primo sfiora il podio piazzandosi a un solo colpo da Aberg, a 277 (-11), mentre il numero 1 al mondo si ferma a 279 (-9) alla pari con Patrick Rodgers, che nell’ultimo giro non riesce a trovare il giusto feeling e perde la vetta della classifica. A seguire, in quinta posizione a 280 (-8) ecco il gruppetto formato da Patrick Cantlay, Tony Finau, Denny McCarthy e Tommy Fleetwood, con quest’ultimo che, da inglese, si infila nel gruppetto di statunitensi che hanno monopolizzato le posizioni dalla seconda alla nona. Ecco, quindi, le prime dieci posizioni nel dettaglio:
1. Ludvig Aberg SWE 276 (-12)
2. Maverick McNealy USA 277 (-11)
3. Scottie Scheffler USA 279 (-9)
3. Patrick Rodgers USA
5. Patrick Cantlay USA 280 (-8)
5. Tommy Fleetwood ENG
5. Tony Finau USA
5. Denny McCarthy USA
9. Akshay Bhatia USA 282 (-6)
9. Nick Taylor CAN
9. Justin Thomas
Le parole di Aberg dopo la vittoria in California
Il successo nel torneo di Torrey Pines, a San Diego, California, è un traguardo molto prestigioso per Aberg, che scrive il suo nome tra coloro che hanno vinto in uno dei percorsi che ha reso celebre Tiger Woods. La leggenda statunitense del golf, infatti, qui ha centrato otto delle sue 82 affermazioni nel circuito PGA. “Vincere questo evento significa moltissimo per tutti noi. È davvero molto bello, Woods è il più grande di sempre – ha commentato Aberg –. È stato un bel modo di chiudere una grande settimana. Ho avuto qui con me la mia ragazza per tutta la settimana, il mio coach è arrivato venerdì ma ho avuto altri ragazzi del team qui con me tutti i giorni. Questa è vittoria di gruppo: Joe, il mio caddie, mi ha aiutato in modo determinante”, ha concluso lo svedese.
Negoziati PGA Tour-Liv, Woods: “Situazione positiva”
“Per quel che riguarda i negoziati tra il PGA Tour e la Superlega araba, penso che ci troviamo di fronte a una situazione molto positiva. Abbiamo avuto un incontro con il Presidente Donald Trump a cui purtroppo, per circostanze sfortunate legate alla morte di mia mamma, non ho potuto partecipare. Ma ne abbiamo un altro in programma e credo che le cose possano sistemarsi rapidamente”. Lo ha dichiarato Tiger Woods proprio nel corso del Genesis Invitational, dando un importante aggiornamento sui negoziati tra i due circuiti che ormai durano da quasi tre anni e che vedono al centro della discussione la possibilità di creare un unico circuito globale. Il presidente degli Stati Uniti, Trump, ha ospitato sui suoi campi da golf molti tornei della Superlega araba, e sarebbe determinato a facilitare i negoziati tra il massimo circuito statunitense maschile e la lega separatista finanziata dal Pif, il fondo sovrano dell’Arabia Saudita in cui gioca anche un pupillo del tycoon, Bryson DeChambeau.