
Rory McIlRoy - Foto Bildbyran / IPA
Avrebbe potuto rendere il compito più facile. Anzi, un campione come lui avrebbe sicuramente dovuto evitare i tanti passi falsi del quarto round. Ma forse Rory McIlRoy non si sarebbe gustato a pieno il primo trionfo al Masters, che gli permette di completare il Grande Slam in carriera. Il nord irlandese ha dovuto recuperare la calma e la concentrazione, dopo un round finale emozionante, concluso con uno spareggio contro l’inglese Justin Rose ad Augusta, in Georgia. Con la giacca verde – promessa al vincitore del torneo di golf più prestigioso al mondo – si gode ora i complimenti e gli sfottò degli amici. Tommy Fleetwood dice: “È come se quelle nove buche avessero riassunto la sua carriera”. E Shane Lowry aggiunge: “La vittoria è arrivata in un modo molto Rory McIlroy di fare le cose”.
Rimane la grande opera, la vittoria di tutti gli slam. Un’impresa che solo cinque persone prima di lui avevano realizzato: Gene Sarazen, Ben Hogan, Gary Player, Jack Nicklaus e Tiger Woods. Da oggi nell’élite del golf c’è un nome in più. Un sogno accarezzato da McIlRoy per undici anni, con undici piazzamenti in top 5 nei major, tanti quanti gli anni che lo separavano da quello che era il suo ultimo grande trionfo, nel 2014. Stanotte ha rischiato di gettare tutto alle ortiche di nuovo. McIlRoy si presentava all’ultimo atto con il primo posto e due lunghezze di vantaggio su Bryson DeChambeau, mentre Corey Conners era a cinque colpi dal leader. Anche gli inseguitori vivono una brutta giornata con il +3 che spegne ogni speranza di vittoria. Il rivale principale del nordirlandese diventa così Justin Rose, che mette a referto nove birdie, guastati solo in parte da tre bogey.
“Ho trovato molti colpi di qualità sotto pressione e sentivo di diventare sempre più forte man mano che il round andava avanti. Mi sentivo in sintonia con il gioco e con le mie emozioni e ne sono super orgoglioso perché non è una qualità allenabile. È in quel momento che impari a conoscere te stesso e io sto ancora imparando a conoscere me stesso”, ha spiegato Rose. McIlRoy invece rischia di combinarla grossa. Apre il quarto round con un doppio bogey, poi quattro birdie sembrano riportarlo nella giusta carreggiata. Ma non è finita: tre bogey e un doppio bogey compromettono la sua gara, costringendolo a dover passare per lo spareggio. L’ennesimo dramma sembra essere vicino, ma il campione torna sulla Terra: un birdie per lui, par per Rose. La giacca verde va a chi la aspettava da undici anni.
“È così difficile mantenere la pazienza ed è così difficile tornare ogni anno e impegnarsi al massimo, senza riuscire a farcela. Oggi non nego di aver pensato: ‘me lo sto per far sfuggire di nuovo?’. Ma ancora una volta, ho risposto con alcuni colpi decisivi quando ne avevo bisogno, e sono davvero orgoglioso di me stesso per questo”, le parole di McIlRoy dopo la premiazione.