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Golf, Tiger Woods contro Superlega araba: “Norman deve andarsene, così impossibile dialogare”

Tiger Woods - Foto Keih Allison - CC BY-SA 2.0

Tiger Woods, in una conferenza stampa direttamente dalle Bahamas dove dall’1 al 4 dicembre si terrà l’Hero World Challenge, ha toccato diversi argomenti, soffermandosi soprattutto sul rapporto tra il PGA Tour e la LIV Golf, la “Superlega” araba di golf. La leggenda statunitense, come aveva già sostenuto Rory McIlroy, ha chiamato a gran voce le dimissioni del CEO della LIV Golf, Greg Norman: Penso che debba andarsene. È l’unico modo per negoziare un accordo di pace tra circuiti. Adesso, c’è troppa ostilità e angoscia, ed è impossibile trattare se ci sono battaglie legali in corso.

Gli screzi tra le due leghe sono ben noti, e Tiger Woods (che ha rifiutato un’offerta multimilionaria da parte della LIV Group, così come McIlroy) si è scagliato anche contro i giocatori che hanno accettato il passaggio dal PGA Tour alla Superlega: “Hanno mostrato disprezzo e mancanza di rispetto verso un circuito che durante l’emergenza sanitaria ha contratto un grande prestito per sostenere i suoi giocatori”.

Parlando invece delle sue condizioni fisiche, Tiger Woods, che salterà il torneo non ufficiale del PGA Tour a causa di una fascite plantare, ha spiegato: Il mio obiettivo per il 2023 è quello di giocare i Major e una/due gare extra. È tutto quello che posso fare a livello fisico. Perché riesco ad effettuare ogni colpo, ma il grande problema è quello di camminare a lungo”.

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