La prima giornata di Team Cup sorride alla selezione di Gran Bretagna e Irlanda. Ad Abu Dhabi, nella seconda edizione della sfida modello Ryder (che fornirà preziose indicazioni proprio a Luke Donald), la squadra guidata da Justin Rose è avanti per 3,5 a 1,5 sulla compagine dell’Europa Continentale (che difende il titolo conquistato nel 2023) affidata a Francesco Molinari. Il campione 2018 del British Open oggi ha giocato in coppia con l’altro azzurro Matteo Manassero, ma la sfida è stata vinta per 4&2 da Tommy Fleetwood e Aaron Rai. Qualche rimpianto per la formazione continentale che era riuscita a vincere il primo confronto con i francesi Matthieu Pavon e Romain Langasque, capaci di superare (3&1) Rose e Matt Wallace. Finito in parità il match tra i danesi Thorbjorn Olesen-Niklas Norgaard e i britannici Paul Waring e Matthew Jordan. Mentre l’inglese Tyrrell Hatton, della Liv Golf, e il nordirlandese Tom McKibbin, anche lui pronto a passare alla Superlega araba, hanno avuto la meglio (3&2) sugli altri francesi Antoine Rozner e Julien Guerrier. Sconfitta 1UP invece per Rasmus Hojgaard e Rasmus Neergaard-Petersen, battuti da Jordan Smith e Laurie Canter. La formula è ispirata ovviamente alla Ryder Cup. Oggi è andato in scena il turno di cinque match fourballs. Domani due turni di cinque incontri foursomes e infine i dieci singoli domenica 12. In totale saranno in palio 25 punti, con uno per la vittoria, 0,5 per il pari e nessuno per la sconfitta. Sono necessari tredici punti nella tre giorni per vincere la competizione.
PAVON/LANGASQUE B. 3&1 ROSE/WALLACE
La coppia continentale si porta subito in vantaggio con un birdie alla prima buca. Alla otto e alla nove c’è la fuga (3UP), ma la reazione di Rose e Wallace è puntuale con due birdie consecutivi alla 10 e alla 11 che riaprono tutto. Nel momento più delicato però Pavon trova il birdie alla 12 (par 3), seguito dalla nuova reazione di Rose che a tre buche dalla fine fissa il punteggio sull’1UP. Decisive però sono la 17 e la 18 con due birdie consecutivi che permettono all’Europa continentale di mettere in cassaforte il primo punto.
SMITH/CANTER B. 1UP HOJGAARD/NEERGAARD PETERSEN
Confronto equilibrato, ricco di birdie. Il primo firmato da Hojgaard alla 2, ma la risposta di Canter è immediata. La coppia continentale passa in vantaggio due volte e per due volte viene raggiunta. Hojgaard e Neergaard passano avanti nel punteggio solamente alla 12 e non si voltano più indietro, portandosi sul 2UP ma accontentandosi alla fine del successo di misura.
HATTON/MCKIBBIN B. 3&2 ROZNER/GUERRIER
I francesi Rozner e Guerrier non vanno mai in vantaggio, si limitano ad un solo birdie alla 5. Troppo poco per impensierire Hatton e McKibbin che chiudono la contesa alla sedicesima buca con il par che rende incolmabile il gap.
OLESEN/NORGAARD TIE JORDAN/WARING
Ventotto anni Jordan, trentanove Waring. Il gap di età non compromette l’intesa. Il primo birdie è il loro, ma Olesen e Norgaard pareggiano subito. Alla 10 c’è il nuovo 1UP degli inglesi, ma la rimonta è dietr l’angolo: Olesen e Norgaard alla 12 trovano il birdie di vantaggio, difeso per tre buche. Alla 15 Jordan e Waring riescono a strappare lo 0.5 del pareggio.
FLEETWOOD/RAI 4&2 F. MOLINARI/MANASSERO
Nel 2018 entrarono nella storia divenendo l’unica coppia europea capace di vincere quattro incontri nella stessa Ryder Cup. Oggi Tommy Fleetwood e Francesco Molinari sono stati avversari e a sorridere è stato l’inglese. Dopo uno scambio di birdie fino alla settima buca, sono gli inglesi a rompere gli indugi. Fleetwood e Rai vanno dormie e chiudono la contesa alla sedici.