Il mondo del golf dovrà ancora fare a meno di Tiger Woods. Il 40enne californiano ha annunciato tramite il proprio sito ufficiale di non essere ancora fisicamente pronto per poter partecipare ai tornei del PGA Tour. Perciò Woods si è cancellato dall’entry list dello US Open, seconda prova dello slam al via tra una settimana ad Oakmont, oltre ad aver annunciato che non giocherà il Quicken Loans National, torneo organizzato dalla fondazione del campione statunitense e in programma la settimana successiva. Il quattordici volte campione major presenzierà ugualmente al Congressional CC dal 23 al 26 giugno in rappresentanza della Tiger Woods Foundation.
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Ciò che più preoccupa tifosi ed addetti ai lavori è la mancanza di una previsione riguardo al ritorno in campo di Woods, ormai assente dall’agosto scorso, quando chiuse al decimo posto il Wyndham Championship. Nel mese di settembre il 3 volte campione US Open si è sottoposto al secondo intervento chirurgico alla schiena in meno di tre anni, e da allora si sono alternati i rumors sulle condizioni psicofisiche della “Tigre”, che comunque avrà un ruolo importante in seno alla squadra degli Stati Uniti che contenderà all’Europa la Ryder Cup 2016: Woods sarà infatti uno dei vice capitani di Davis Love III, il quale guiderà il team a stelle e strisce ad Hazeltine tra poco più di tre mesi.
A dimostrazione dei problemi fisici dell’ex numero uno al mondo (posizione occupata per addirittura 683 settimane), basti pensare che ha saltato tre delle ultime sei edizioni dello US Open, dopo aver partecipato a sedici edizioni consecutive del torneo tra il 1995 e il 2010, vincendo nel 2000, 2002 e 2008, chiudendo invece secondo alle spalle di Angel Cabrera nell’edizione 2007, disputata proprio ad Oakmont.
Adesso Tiger Woods è precipitato al 559° posto del ranking mondiale, ma non sarà certo questo a fermare il suo tentativo di rinascita.