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Dopo mesi e mesi di attesa, la prima giornata della Ryder Cup 2018 non ha di certo deluso le aspettative. Uno spettacolo meraviglioso, nella splendida e difficile cornice del Le Golf National di Parigi. E fantastico è anche l’inizio dell’Europa, che al termine del day 1 conduce per 5-3 sugli Stati Uniti. Un vantaggio maturato interamente nella sessione pomeridiana dei foursomes, dove i ragazzi di capitan Bjorn hanno trovato uno storico parziale da 4-0 che non aveva precedenti per il Team Europe. Perchè la sessione mattutina aveva infatti portato poche gioie all’Europa, sotto 3-1 dopo i fourballs di apertura.
L’inizio della giornata inaugurale sembrava ricco di speranze per il vecchio continente, capace di tener testa in tre match su quattro. Sottotono la prova di Rory McIlroy, che insieme a Thorbjorn Olesen è andato incontro ad una sconfitta tanto meritata quanto netta contro Dustin Johnson e Rickie Fowler. Tanto dolorose quanto diverse le sconfitte di Rose/Rahm e Casey/Hatton: i primi erano stati a lungo in vantaggio prima di subire il sorpasso nel finale (non senza sfortuna) da Finau/Koepka, mentre i secondi erano riusciti a rimontare nella prima parte delle seconde nove salvo poi subire una sconfitta di misura dagli scatenati Spieth e Thomas. Dopo questo traumatico 0-3, serviva una scossa all’Europa, che arriva puntualmente con due nomi e due cognomi: Francesco Molinari e Tommy Fleetwood.
La coppia italo-inglese infatti regala il primo punto europeo contro Tiger Woods e Patrick Reed, meritandosi ampiamente la riconferma nei foursomes pomeridiani. Le scelte di Bjorn si rivelano azzeccatissime: il capitano infatti affianca ad uno spentissimo McIlroy quel vero e proprio “animale da Ryder” che è Ian Poulter e lancia nella mischia il veterano di lungo corso Sergio Garcia insieme al rookie Alex Noren. Torna in campo anche Justin Rose, che però stavolta è affiancato da Henrik Stenson, compagno di tante battaglie nei doppi delle passate edizioni. Il risultato è un trionfo a tinte blu: il 4-0 non lascia spazio a dubbi o recriminazioni e gli statunitensi si leccano le ferite.
E DOMANI… – Adesso si replica, con la giornata di sabato che proporrà il medesimo menù di oggi: quattro fourballs al mattino e altrettanti foursomes al pomeriggio. L’obiettivo europeo dovrà essere quello di mettere fieno in cascina prima dei singoli di domenica. I doppi sono infatti storicamente un format più ostile agli americani, che faticano a fare squadra e danno il meglio di loro negli scontri testa a testa della giornata finale. Confermatissimi Francesco Molinari e Fleetwood, che per qualche scherzo del destino ritrovano subito Woods e Reed. Le altre coppie europee saranno Garcia/McIlroy, Poulter/Rahm e Casey/Hatton: otto guerrieri a caccia di un altra sessione da sogno.