Lorenzo Gagli e Filippo Bergamaschi sono al sesto posto con 67 (-5) colpi e Andrea Maestroni al 16° con 68 (-4) nel Red Sea Egyptian Challenge. Dunque, una buona partenza dei giocatori italiani nel secondo torneo stagionale del Challenge Tour, che si sta disputando sul percorso del Sokhna GC (par 72), ad Ain Sokhna in Egitto. Il montepremi è di 180.000 euro dei quali 28.800 andranno al vincitore.
Al comando con 63 (-9) colpi l’inglese Jordan L. Smith, seguito a due lunghezze dal francese Joel Stalter (65, -7), In terza posizione con 66 (-6) l’altro inglese Matt Wallace, il norvegese Espen Kofstad e il sudafricano Jacques Blaauw e tra i concorrenti in sesta, insieme a Bergamaschi e a Gagli, si trovano anche il tedesco Sebastian Heisele, i transalpini Romain Langasque e Charles-Edouard Russo e lo spagnolo Gerard Piris. Hanno concluso al 46° posto con 70 (-2) Alessandro Tadini, Matteo Delpodio ed Enrico Di Nitto, e sono in una situazione difficile, anche se ancora recuperabile, Andrea Rota, 104° con 73 (+1), il neo pro Michele Ortolani e il dilettante Jacopo Vecchi Fossa, 120.i con 74 (+2).
Jordan L. Smith, al terzo torneo in carriera sul circuito, ha effettuato il suo giro-monstre con un eagle, nove birdie e due bogey. Filippo Bergamaschi, reduce dal successo nel Campionato Nazionale Open, ha dato una conferma del suo ottimo momento con sei birdie e un bogey, Lorenzo Gagli ha tenuto lo stesso passo e Andrea Maestroni ha segnato un eagle, quattro birdie e due bogey. Abbastanza lineare Alessandro Tadini con tre birdie e un bogey e hanno ottenuto lo stesso score, sia pure attraverso un cammino più complicato, Matteo Delpodio con un eagle, due birdie e due bogey, ed Enrico Di Nitto con cinque birdie e tre bogey. Punteggi sopra par per Andrea Rota (quattro birdie, tre bogey e un doppio bogey), per Michele Ortolani (due birdie e quattro bogey) e per Jacopo Vecchi Fossa (un birdie e tre bogey).