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Golf, quando si torna a giocare? La situazione negli Usa e in Europa, ipotesi rinvio Ryder Cup

Come tutti gli sport, anche il golf è chiamato a fare i conti con lo stravolgimento della stagione e dei calendari a causa della pandemia da Coronavirus che è ormai una realtà mondiale. Nel mentre che tutta la popolazione è chiamata ad essere responsabile nella lotta al virus, gli organi competenti devono anche iniziare a pensare tutte le possibili alternative per i principali appuntamenti con PGA Tour ed European Tour che come prima contromisura hanno cancellato o posticipato i prossimi eventi.

LE NUOVE DATE DEL PGA TOUR

LE NUOVE DATE DI AUGUSTA MASTERS, US OPEN E PGA CHAMPIONSHIP

THE OPEN CHAMPIONSHIP 2020 CANCELLATO

PGA TOUR, LA SITUAZIONE – Negli Stati Uniti il PGA Tour ha cancellato il The Players Championship dopo lo svolgimento del primo giro, destino toccato anche ai prossimi eventi in programma: non si terranno Valspar Championship (19-22 marzo), WGC-Dell Technologies Match Play (25-29 marzo) e Valero Texas Open (2-5 aprile). A seguire ci sarebbe stato il primo Major stagionale, ma il Masters di Augusta è già stato posticipato e bisognerà capire se e quando sarà possibile recuperare uno degli appuntamenti più attesi dell’anno. A tal proposito anche i grandi ex giocatori si sono divisi, tra chi esclude un recupero e chi propone il periodo autunnale che solitamente negli Stati Uniti presenta una sorta di off-season.

EUROPEAN TOUR, LA SITUAZIONE – Già più ampia la sospensione dello European Tour, che ha già rinviato già 6 eventi tra cui il WGC e il Masters: si va dal Kenya Open previsto per lo scorso weekend al Volvo China Open, che si sarebbe dovuto giocare dal 23 al 26 aprile. Al momento il primo torneo ancora in calendario è l’Andalucia Masters (30 aprile-3 maggio), ma data la situazione in Spagna sembra difficile al momento che si possa giocare a Valderrama ma anche i tornei successivi potrebbero essere cancellati per almeno tutto il periodo primaverile.

RYDER CUP 2020, IPOTESI RINVIO – L’evento che forse potrebbe essere maggiormente condizionato da tutta la vicenda è la Ryder Cup 2020. La sfida biennale tra Stati Uniti ed Europa, evento sportivo secondo solo ad Olimpiadi e Mondiali di calcio per impatto mediatico mondiale, è in programma in Wisconsin dal 25 al 27 settembre. Mancano ancora diversi mesi, ma sicuramente la Ryder Cup non si può disputare senza la cornice del pubblico. A confermarlo è lo stesso Padraig Harrington, capitano del Team Europe di questa edizione. Intervistato dalla stampa irlandese, Harrington ha spiegato: “Al momento è prematuro, ma giocare a porte chiuse non avrebbe alcun senso. Sarei stato più preoccupato se questa situazione fosse esplosa a maggio o giugno, comunque vedremo la situazione e valuteremo. Anche se dovessimo giocare, lo stop ai tornei complica anche la situazione legata al sistema di qualificazione. Un’osservazione corretta e condivisibile quella di Harrington, con i criteri di qualificazione che quindi potrebbero anche essere cambiati in corsa.

IL PRECEDENTE – La Ryder Cup è già stata rinviata una volta. Dopo gli attentati dell’11 settembre 2001, l’edizione prevista pochi giorni dopo venne rinviata di un anno in segno di rispetto per le vittime e per motivi di sicurezza. Di conseguenza tutte le successive edizioni slittarono di un anno: da allora infatti la Ryder Cup si gioca negli anni pari e non più in quelli dispari. In caso di rinvio quindi, non sarebbe difficile ipotizzare un rinvio della Ryder Cup prevista a Roma dal 2022 al 2023.

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