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Tra i primissimi sport a ripartire potrebbe esserci il golf, che infatti ha visto la riapertura dei campi già in corso in alcune regioni. Il presidente della FIG e vicepresidente vicario del Coni, Franco Chimenti, ha così commentato le possibilità di una riapertura dei circoli su base nazionale: “Stiamo facendo l’impossibile lavorando ad oltranza, voglio tranquillizzare i circoli e gli appassionati. Stiamo facendo il punto sulla fase 2, i circoli vanno riaperti subito.”
“Non si tratta di un privilegio – ha sottolineato Chimenti – ma del modo di salvaguardare i nostri circoli e migliaia di posti di lavoro, senza dimenticare tutto l’indotto. Non possiamo scavalcare le istituzioni, capisco che le ordinanze regionali abbiano creato confusione. Riapertura? Aspettiamo ordini dall’alto, noi abbiamo già pubblicato un protocollo di sicurezza che i circoli sono pronti a far rispettare, il Politecnico di Torino ha confermato che il golf è uno sport a rischio zero.”
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Sulle conseguenze economiche sul movimento, il numero uno della FIG sottolinea le perdite: “Il periodo primaverile porterà gravi perdite soprattutto sul fronte dei giocatori stranieri. Lo scorso anno si sono registrati oltre 500.000 green fee dall’estero per un fatturato di circa 30 milioni di euro.” C’è poi il nodo della Ryder Cup 2022 a Roma, che potrebbe slittare di un anno in caso di rinvio dell’edizione 2020 prevista a fine settembre negli Stati Uniti: “Al momento non ci sono novità, procediamo e poi penseremo alle conseguenze in caso di un rinvio.”
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