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Il piano del PGA Tour di golf per la ripartenza a porte chiuse da giovedì 11 giugno, approvato dal massimo circuito americano maschile del green, consiste nell’utilizzare aerei privati che trasporteranno giocatori e caddie da uno stato all’altro degli USA. Quindi, non si limiteranno ad effettuare test per il COVID-19 o controlli prima e durante gli eventi. A svelarlo è stato Kevin Streelman, 41enne di Winfield (Illinois), che in questi giorni si trova in Arizona nello Scottsdale Az Open, dove il golf non si è mai fermato. Il player Usa ha spiegato: “Probabilmente saremo divisi in gruppi di quattro, cinque o sei giocatori per aereo. Il PGA Tour ne ha noleggiati diversi, alcuni anche molto grandi, per facilitare gli spostamenti di giocatori e caddie limitando al massimo i rischi di contagio”.
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