Francesco Molinari, settimo con 68 (-4) colpi, ha tenuto un bel passo nel primo giro dell’Arnold Palmer Invitational, torneo del Pga Tour di golf in corso di svolgimento ad Orlando, in Florida. Bene l’australiano Jason Day, leader con 66 (-6) e numero tre mondiale, il cui obiettivo è quello di togliere a Rory McIlroy il secondo posto nel world ranking e il nordirlandese sembra volergli agevolare il compito a giudicare dal 75 (+3) che l’ha collocato al 107° posto su 120 concorrenti.
Sono sulla scia di Day i suoi connazionali Marc Leishman e Adam Scott, in grande condizione e reduce da due vittorie di fila precedute da un secondo posto, lo svedese Henrik Stenson, Brendan Steele e Troy Merritt (67, -5), distanziati di una lunghezza, e a due, tra i nove giocatori che affiancano Molinari, ci sono, tra gli altri, Chris Kirk e gli inglesi Justin Rose e Paul Casey. Al 17° posto con 69 (-3) Keegan Bradley, al 27° con 70 (-2) Zach Johnson, Brandt Snedeker, Webb Simpson, il giapponese Hideki Matsuyama e i sudafricani Ernie Els e Retief Goosen, al 50° con 71 (-1) Matt Every, campione uscente, il nordirlandese Graeme McDowell, l’argentino Angel Cabrera e il fijiano Vijay Singh e al 68° con 72 (par) Matt Kuchar e gli inglesi Ian Poulter e Luke Donald.
Francesco Molinari, alla settima gara stagionale con miglior risultato un 33° posto (Sony Open all’esordio) e due tagli, di cui l’ultimo subito la scorsa settimana, ha due obiettivi a brevissimo termine: ritrovare la forma ottimale e risalire tra i primi 50 della graduatoria mondiale (attualmente 81°) onde partecipare agli eventi che contano. Il torinese è partito dalla buca dieci con due birdie, ne ha aggiunto un altro poco dopo, ma ha avuto un momento di black out al giro di boa con due bogey di fila. Pronta però la reazione con altri tre birdie sulle ultime otto buche. Quanto a Rory McIlroy, che ha assemblato due birdie, un bogey e due doppi bogey, dovrà ricorrere a tutta la sua classe nel secondo turno per evitare il taglio. Al momento è fuori di tre colpi. Il montepremi è di 6.300.000 dollari con prima moneta di 1.134.000 dollari.
Giulia Sergas, quarta con un ottimo 64, otto sotto par, è a due colpi dalla leader, la coreana Mi Hyang Lee (62, -10) nella JTBC Founders Cup (LPGA Tour) sul percorso del Wildfire Golf Club (par 72) al JW Marriott Phoenix Desert Ridge Resort & Spa, a Phoenix in Arizona. E’ in bassa classifica Giulia Molinaro, 104ª con 73 (+1), che ha la compagnia di Inbee Park, numero due mondiale, e dell’australiana Karrie Webb.
Occupano la seconda posizione con 63 (-9) Brittany Lang e la coreana Sei Young Kim e la quinta con 65 (-7) Gerina Piller, le svedesi Anna Nordqvist, Pernilla Lindberg e Dani Holmqvist e l’australiana Minjee Lee. In 36ª Paula Creamer e la coreana Hyo Joo Kim, campionessa uscente. Con loro l’altra coreana Se Ri Pak, 39 anni, 25 titoli in carriera tra i quali cinque major, ex numero uno mondiale, che ha annunciato il ritiro dalle scene agonistiche a fine stagione.
Su un percorso che ha concesso abbastanza, non hanno trovato il giusto ritmo la neozelandese Lydia Ko, in vetta al Rolex ranking, e Stacy Lewis, 52.e con 70 (-2), e sarà difficile che possano evitare il taglio la norvegese Suzann Pettersen, 118ª con 74 (+2), e Michelle Wie, 141ª con 77 (+5).
Mi Hyang Lee ha offerto un turno senza sbavature con un eagle e otto birdie, di cui sei consecutivi. Giulia Sergas ha realizzato il suo miglior punteggio stagionale con un eagle, otto birdie e due bogey e Giulia Molinaro ha appesantito il suo score con un triplo bogey che ha unito a tre birdie e a un bogey. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.
Con uno splendido secondo giro in 64 colpi l’australiano Terry Pilkadaris è balzato al comando dell’Hero Indian Open, torneo valido per lo European Tour e per l’Asian Tour in corso di svolgimento al par 72 del Delhi GC. Al termine delle prime due giornate Pilkadaris ha uno score di -13 ed inizierà la seconda metà di gara con un “tesoretto” di tre colpi di vantaggio sui più immediati inseguitori: lo spagnolo Nacho Elvira e l’indiano S.S.P Chawrasia, già quattro volte secondo nell’open di casa. In quarta posizione con -8 troviamo l’inglese Ben Evans e lo statunitense David Lipsky, che conferma il buon periodo di forma essendo reduce da un 19esimo posto in Thailandia e da un piazzamento in top 10 al Perth International di poche settimane fa. Segue in sesta piazza a -7 un trio composto da altri due giocatori iberici, quali Jorge Campillo ed Alejandro Canizares, e da un altro giocatore locale, Rashid Khan. Il torneo è ancora comunque molto aperto e nell’arco delle restanti 36 buche diversi nomi potrebbero risalire la classifica. In quest’ottica potrebbe rivelarsi interessante il trio francese attualmente in nona posizione con -6 e composto da Raphael Jacquelin, Julien Quesne e Grégory Havret, mentre tra i giocatori al 14esimo posto con -5 spicca l’indiano Anirban Lahiri, campione uscente e numero 52 del mondo, ormai da un paio di stagioni con frequenza al vertice delle classifiche.
[the_ad id=”10728″]
GLI ITALIANI. Renato Paratore sarà l’unico italiano in gara nel fine settimana. Il giovane romano ha infatti concluso i primi due giri rispettivamente in 71 e 73 colpi e con lo score totale pari al par ha acciuffato il passaggio del taglio con l’ultimo punteggio utile. Un secondo round macchiato da due gravi errori ai par 3 delle buche 5 e 7, rispettivamente chiuse con un triplo e con un doppio bogey. Dopo aver perso un altro colpo alla 11 è arrivata la reazione d’orgoglio di Paratore, che con tre birdie nelle ultime sette buche si è concesso la possibilità di andare all’attacco negli ultimi due giri per cercare un discreto piazzamento.
Niente da fare invece per Edoardo Molinari, che dopo aver seriamente compromesso il proprio torneo con il 78 della prima giornata ha cercato una complicatissima rimonta, iniziata bene con quattro birdie nelle prime nove. Nella seconda parte del secondo round un birdie ed un bogey hanno però lasciato immutato il suo score di +2, che lo relega in 81esima posizione a due colpi dal taglio. Un momento indubbiamente complicato per il maggiore dei due fratelli, al nono taglio mancato consecutivamente dopo i primi sette del 2016 e l’ultimo dello scorso anno.
Tra gli altri giocatori che escono di scena dopo le prime 36 buche merita una menzione l’inglese Lee Slattery, il quale nonostante un torneo nel complesso negativo, avendo chiuso a +2 con Molinari, ha messo a segno un clamoroso albatross o doppio eagle al par 5 della 8, una buca di 474 metri dove Slattery ha imbucato direttamente con il secondo colpo guadagnando quindi addirittura tre colpi. Un colpo davvero straordinario che non è però bastato per restare in gara. L’Hero Indian Open ha un montepremi di 1.500.000 euro con una prima moneta di 246.588 euro.