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“Mi servivano due birdie per sperare di prendere la ‘carta’ per il circuito 2020. Ci ho provato alle buche 17 e 18 ma purtroppo non è andata come volevo. Resta comunque il mio gran torneo e una giornata fantastica dove ho espresso un ottimo golf e ho tenuto bene la pressione“. Non nasconde la soddisfazione Francesco Laporta, tra i protagonisti dell’Open d’Italia. Sul percorso dell’Olgiata Golf Club a Roma l’azzurro si è classificato settimo con 275 (-9) precedendo tra gli altri anche l’altro azzurro Andrea Pavan, decimo con 276 (-8).
“Sono soddisfatto. Non è mai facile – ha dichiarato Pavan – giocare in casa e penso di aver espresso un buon gioco pur non avendo avuto buone sensazioni dal tee. Purtroppo oggi ho sbagliato praticamente tre colpi che ho pagato carissimi, mentre tutto il resto è stato molto buono. Il giro mi ha procurato tantissime emozioni e in particolare alla buca 4 quando ho messo a segno la palla da lontano con il wedge per l’eagle“. Poi ha concluso: “Ho cercato di lottare fino alla fine, ho effettuato un’ottima partenza, ma purtroppo non ne ho poi approfittato, anche se onestamente era molto difficile vincere. Ho apprezzato il caloroso sostegno degli spettatori, mi sono qualificato per disputare il il WGC-HSBC Champion in Cina, ho accumulato altra preziosa esperienza, vedo che il mio gioco continua a migliorare e per i problemi dal tee comincerò subito a lavorare”.
Più indietro Nino Bertasio salito dal 51° al 34° posto con 281 (-3) dopo un 68 (-3): “Considero la gara buona – ha spiegato – anche in relazione al mio gioco che al momento non è al top. Forse potevo fare qualcosa in più ieri, ma non mi lamento. Se debbo darmi un voto merito la sufficienza”.
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