Phil Mickelson ha mantenuto il comando con 132 (63 69, -10) colpi dell’Open Championship, il terzo major stagionale in svolgimento sul percorso del Royal Troon GC (par 71), a Troon in Scozia, dove Francesco Molinari è al 15° posto con 140 (69 71, -2) e sono usciti al taglio Matteo Manassero, 90° con 148 (70 78, +6), e il dilettante Stefano Mazzoli, 143° con 154 (76 78, +12).
In una giornata in cui i giocatori partiti nel pomeriggio sono stati penalizzati dalle condizioni meteo avverse hanno tenuto ancora banco gli statunitensi, ma ad inseguire Mickelson ora è lo svedese Henrik Stenson (133, -9). In terza posizione con 135 (-7) Keegan Bradley, insieme al danese Soren Kjeldsen, in quinta con 137 (-5) Zach Johnson, campione uscente, e in sesta con 138 (-4) altri due americani, Tony Finau e Bill Haas, agganciati dallo spagnolo Sergio Garcia e dal sudafricano Charl Schwartzel, che hanno rilanciato le loro ambizioni. Nel gruppetto anche l’inglese Andrew Johnston.
Il tedesco Martin Kaymer è 11° con 139 (-3), e Dustin Johnson, numero due mondiale, e il nordirlandese Rory McIlroy, numero quattro, che si è adeguatamente disimpegnato tra vento e pioggia (71, par), hanno lo stesso score di Molinari. Si sono ben difesi Rickie Fowler, 22° con 141 (-1), e l’australiano Adam Scott, 28° con 142 (par), mentre è stata sofferenza per l’australiano Jason Day, numero uno del World Ranking, 49° con 144 (+2), e soprattutto per Jordan Spieth, numero tre, per Bubba Watson, per l’inglese Danny Willett e per il nordirlandese Graeme McDowell, 68.i con 146 (+2), che hanno evitato il taglio con l’ultimo punteggio utile.
Phil Mickelson ha rallentato con un parziale di 69 (-2), nato da quattro birdie e da due bogey, gli unici al momento, e ha giocato anche un po’ meno bene, comunque è stato ugualmente efficace. Stenson ha recuperato dodici posizioni con un 65 (-6) nato da sette birdie e da un bogey. Francesco Molinari ha marciato in par (71, tre birdie e altrettanti bogey), con una buona partenza e difficoltà nelle ultime dieci buche. Un birdie in avvio sembrava una bella premessa per Matteo Manassero, ma subito la strada si è fatta in salita con tre bogey prima del giro di boa e con altri tre bogey e un doppio bogey nel rientro (78, +7).
Stefano Mazzoli doveva solo trarre profitto per la sua futura carriera dall’opportunità di potersi cimentare tra i migliori del mondo e, in tale ottica, l’obiettivo è stato centrato. Per lui un 78 a chiudere con tre birdie, quattro bogey e tre doppi bogey.Il montepremi è di 8.500.000 euro con prima moneta di 1.363.834.