[the_ad id=”10725″]
Al termine della prima giornata la 145esima edizione dell’Open Championship parla americano. Il primo round è stato infatti caratterizzato dall’assenza di vento, fatto raro per il percorso del Royal Troon, sulla costa occidentale della Scozia. Le condizioni di gioco hanno permesso ai giocatori statunitensi di emergere e monopolizzare la classifica. Al comando uno straordinario Phil Mickelson, autore di un giro in 63 per lo score di -8. Il mancino di San Diego, Open Champion nel 2013, precede di tre colpi il connazionale Patrick Reed e il tedesco Martin Kaymer, secondi a -5. Un folto gruppo di otto giocatori occupa la quarta posizione a -4, con ben sei giocatori a stelle e strisce, tra i quali spiccano il veterano Steve Stricker e il campione uscente Zach Johnson, vincitore 12 mesi fa a St Andrews. La classifica è ancora molto corta e tanti dei favoriti della vigilia sono ancora in corsa: Sergio Garcia ed Henrik Stenson sono 12esimi con -3, mentre Rickie Fowler e Rory McIlroy sono 22esimi a -2, esattamente come Adam Scott e Francesco Molinari, migliore degli italiani e autore di una prova convincente dopo il brutto avvio con il doppio bogey della 2.
Sono più indietro Jordan Spieth e Dustin Johnson, entrambi in 51esima posizione con lo score pari al par, mentre è apparso in evidente difficoltà il numero uno mondiale Jason Day, addirittura 94° con +2 e a serio rischio di non passare il taglio. La classifica subirà con ogni probabilità profondi cambiamenti nella giornata di domani, quando il meteo più tipicamente scozzese, con pioggia e raffiche di vento, renderà il percorso di Troon più selettivo.
MANASSERO OK, MAZZOLI INDIETRO
Oltre a Francesco Molinari, buon avvio anche da parte di Matteo Manassero: il veronese, reduce dal terzo posto allo Scottish Open con cui si è guadagnato un posto in tabellone questa settimana, ha messo a referto un primo giro in 70 colpi, che lo colloca al 35° posto con -1. Dopo un ottimo inizio con un eagle e un birdie nelle prime sette buche, Manassero è andato in diffcoltà con il doppio bogey della 8 e il triplo bogey della difficilissima 11, per poi reagire nel migliore dei modi con tre birdie consecutivi tra la 14 e la 16. Un inizio incoraggiante che conferma i progressi nel gioco dell’azzurro classe ’93, il quale in seguito alla rinuncia di Molinari sarà anche in campo alle Olimpiadi di Rio.
Il terzo azzurro in gara è il giovane dilettante Stefano Mazzoli, in campo grazie alla vittoria dell’Europeo individuale dello scorso anno. Il diciannovenne, dopo un buon avvio nelle prime nove buche, le più facili del percorso, è comprensibilmente andato in evidente difficoltà nella seconda parte del giro, chiudendo con un 76 che lo colloca al 134° posto a +5. Per Mazzoli si tratta comunque di una preziosa esperienza dalla quale potrà trarre solo grandi benefici.
Al termine della giornata di domani i primi 70 della classifica (inclusi i parimerito) passeranno il taglio e si contenderanno nel weekend l’ambitissima Claret Jug, oltre al ricco montepremi che prevede una prima moneta di 1.363.834 euro.