La quarantena però gli consente anche di passare molto tempo con i figli: “Hanno chiuso le scuole, per cui Tommaso ed Emma hanno bisogno dell’aiuto mio e di mia moglie Valentina per fare i compiti online. Uno di nove anni, l’altra di quattro anni e mezzo, li vediamo interagire come mai in passato. In genere mi chiedevano “quanto stai a casa?”, “quando vai via?” e avevo sempre una risposta pronta. Stavolta dico “No, resto a casa, per un bel po’”. Tutto si è fermato, e nella mia testa si è creato uno spazio immenso per la famiglia“. Londra ora ha abbandonato l’idea dell’immunità di gregge, “chissà se ci credevano davvero” ha detto Molinari, che per i suoi figli cucina rigorosamente italiano. “Più che il golf mi manca la semplicità di uscire” confessa.
Secondo Molinari inoltre, la Ryder Cup “sarebbe giusto rimandarla“, anche per dare spazio a tanti eventi cancellati ed il suo rinvio farebbe slittare di un anno anche la Ryder Cup 2022 di Roma. Lo stop forzato per il golfista non sarà solo un opportunità a livello personale (“sei-otto settimane, forse di più, per riflettere, pianificare il futuro“), ma anche per riprendersi a livello fisico: “Stavo giocando con un problema di usura fisica molto più grave di quanto pensassi. Se avessi continuato a insistere sulla zona lombo-sacrale che mi tormentava mi sarei fatto davvero male. Ora sono obbligato a riposarmi, sfrutterò questo periodo per essere pronto quando ripartiremo“.