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Golf, McGinley: “Rinvio Ryder Cup al 2021? Presto per dirlo, meglio a porte chiuse”

Trofeo Ryder Cup
Il trofeo della Ryder Cup - Foto Antonio Fraioli

Un rinvio della Ryder Cup dal 2020 al 2021? E’ ancora presto per dirlo. Se ci fosse la possibilità di giocarla a settembre, o magari a ottobre, sarebbe meglio. Anche a porte chiuse”. La pensa così Paul McGinley, primo irlandese della storia a capitanare il Team Europe alla Ryder Cup di golf, che per quanto riguarda il 2020 rischia di non disputarsi per via dell’emergenza coronavirus.

L’appuntamento del 25-27 settembre nel Wisconsin è dunque a rischio rinvio e si parla già del 2021: “C’e’ ancora tempo per decidere e le discussioni tra gli organizzatori sono in atto. Giocare la Ryder a porte chiuse sarebbe certamente diverso, così come differente sarebbe l’atmosfera. Ma questo aiuterebbe sicuramente l’Europa, giocare fuori casa senza il pubblico americano che ti tifa contro rappresenterebbe senza dubbio un grande vantaggio”, conclude l’irlandese, oggi 53enne e nel consiglio di amministrazione dell’European Tour.

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