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Golf, LPGA Tour: Henderson al comando, giù le italiane

Giulia Sergas

E’ tornata da sola al comando con 203 colpi (65 68 70, -13) la canadese Brooke M. Henderson, numero due mondiale e campionessa uscente, nel Cambia Portland Classic (LPGA Tour) in svolgimento sul percorso del Columbia Edgewater Country Club (par 72) a Portland nell’Oregon, dove sono scese dal 26° al 39° posto con 215 (-1) Giulia Sergas (73 69 73) e Giulia Molinaro (72 70 73): hanno girato entrambe in 73 (+1) Giulia Molinaro, con un birdie e due bogey, e Giulia Sergas, con quattro birdie, tre bogey e un doppio bogey. Ha due colpi di ritardo dalla leader la colombiana Mariajo Uribe (205, -11) e sono a quattro Austin Ernst e la norvegese Suzann Pettersen (207, -9), che affiancava la Henderson dopo 36 buche: quattro birdie e un doppio bogey per un 70 (-2) nella cammino di Brooke Mackenzie Henderson alla quale Mariajo Uribe ha concesso un colpo con quattro birdie, un bogey e un doppio bogey per il 71 (-1). Seguono con poche chances di inserirsi nella lotta per il titolo Lee Lopez, quinta con 208 (-8), Stacy Lewis, Cheyenne Woods, nipote di Tiger Woods, e la spagnola Carlota Ciganda, seste con 209 (-7). Fuori gioco la svedese Anna Nordqvist, 16ª con 212 (-4), l’australiana Karrie Webb, 30ª con 214 (-2), e la taiwanese Candie Kung, stesso score delle azzurre.

Invece Scott Piercy (205 – 69 69 67, -5) ha raggiunto l’australiano Jason Day (205 – 67 69 69) in vetta alla classifica del WGC-Bridgestone Invitational, terzo torneo stagionale del World Golf Championships, il mini circuito mondiale i cui eventi sono appena sotto i major, che si sta svolgendo al South Course (par 70) del Firestone CC, ad Akron nell’Ohio. Nel giro finale contenderanno il titolo al duo di testa lo svedese David Lingmerth, terzo con 206 (-4), Brian Stuard, quarto con 207 (-3), Dustin Johnson, numero tre del world ranking, Willian McGirt e il sudafricano Charl Schwartzel, quinti con 208 (-2). Difficile il recupero di Justin Thomas e dell’argentino Emiliano Grillo, ottavi con 209 (-1,) e problematica una rimonta di Jordan Spieth, numero due al mondo, decimo con 210 (par) insieme a Kevin Chappell, non tanto per i cinque colpi di ritardo quanto per il gioco che sta esprimendo. Ha comunque dalla sua tanta classe che può permettergli di cambiare le carte in tavola in un attimo. Troppo lontani dai leader Matt Kuchar e Bubba Watson, 12.i con 211 (+1), e sono ormai destinati a una corsa in media graduatoria l’australiano Adam Scott e il sudafricano Branden Grace, 18.i con 212 (+2), Rickie Fowler, 22° con 213 (+3), l’inglese Paul Casey e il sudafricano Louis Oosthuizen, 26.i con 214 (+4), Zach Johnson e l’indiano Anibarn Lahiri, 30.i con 215 (+5). Non potranno trarre note positive dalla loro prestazione Phil Mickelson, Jim Furyk e Zach Johnson, 33.i con 216 (+6), l’inglese Justin Rose e l’irlandese Shane Lowry, campione uscente, 40.i con 218 (+8).

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