Lo sport italiano in questo 2024 ha vissuto tante storie ed emozioni indimenticabili, ma tra quelle meno note c’è senz’altro il ritorno ad alti livelli di Matteo Manassero. Il golfista azzurro, un tempo considerato un astro nascente del suo sport, in grado di diventare il più giovane a entrare in top-40 a 17 anni e in top-30 a 18, era sostanzialmente scomparso. Matteo ha dovuto ricominciare da zero o quasi, una gavetta infinita. E oggi, dieci anni dopo, torna nella top-100 del ranking mondiale. E’ n°86, con un balzo di quindici posizioni dopo essersi piazzato quarto nel BMW PGA Championship, oltre che quinto nella Race to Dubai, ovvero la classifica che qualifica i migliori della stagione alle Finals del DP World Tour.
La carta per giocare su lPGA Tour il prossimo anno è anche quella molto vicina, ma la storia di Manassero è già vincente. E raccoglie i complimenti di tanti sul circuito. “E’ incredibile quello che ha fatto, la sua storia è da prendere ad esempio”, ha detto Padraig Harrington, già capitano del team Europe in Ryder Cup. “La sua è una storia da raccontare. Essere così giovane e allo stesso tempo così fenomeno, poi perdere la bussola e finire sull’Alps Tour, quindi con forza e carattere tornare tra i grandi. E’ un ragazzo equilibrato e sono rimasto impressionato dal suo gioco”, i complimenti all’azzurro di Rory McIlroy. “Tante persone dovrebbero imparare da lui. Non ha mai mollato, neanche quando le cose andavano malissimo”, le dichiarazioni di Shane Lowry, altro campione Major.