Il maltempo guasta i piani della seconda giornata dello Shenzhen International (European Tour) sul percorso del Genzon GC (par 72), a Shenzhen in Cina, dove 35 concorrenti, tra i quali Renato Paratore, non sono riusciti nemmeno a prendere il via. Nella classifica provvisoria, suscettibile di variazioni importanti, rimarrà comunque in buona posizione Matteo Manassero, che è salito da 17° al settimo posto con 139 colpi (70 69, -5) riuscendo a mantenere concentrazione e controllo tra interruzioni e pioggia.
Non sarà invece facile raggiungere il coreano Soomin Lee, che grazie a un ottimo 65 (-7) e allo score di 131 (66 65, -13), ha mantenuto il comando lasciando a tre colpi l’olandese Joost Luiten (134, -10). Al terzo posto con 137 (-7) l’irlandese Paul Dunne e il sudafricano Brandon Stone e al quinto con “meno 6” l’inglese Lee Slattery, fermato dopo cinque buche, e il francese Alexander Levy, leader insieme a Soomin Lee dopo un giro e stoppato alla terza.
Stesso score di Manassero anche per lo spagnolo Alvaro Quiros e il transalpino Gary Stal, salto dal 48° al decimo posto con 140 (-4) per l’indiano S.S.P. Chawrasia e occupa il 15° con 141 (-3) l’iberico Miguel Angel Jimenez. Hanno giocato una sola buca lo statunitense Bubba Watson, 23° con “meno 2”, che l’ha sfruttata per realizzare un birdie, e il thailandese Kiradech Aphibarnrat, campione uscente, 36° con “meno 1”.
Paratore, che ha segnato un 75 (+3) d’apertura e che pur senza far nulla è ora al 93° posto rispetto al 107° in cui era terminato dopo 18 buche, dovrà realizzare uno score di almeno tre colpi sotto par onde evitare il taglio che dovrebbe cadere attorno al 144 del par, salvo che non si alzi per il perdurare del cattivo tempo.
Matteo Manassero ha iniziato dalla buca 10 (par 4) centrandola con il secondo colpo per l’eagle a cui ha fatto seguire un birdie. Ha poi proseguito alternando due bogey a due birdie, l’ultimo in chiusura, per il parziale di 69 (-3). Il montepremi è di 2.470.000 euro dei quali 412.353 andranno al vincitore.
Lorenzo Gagli (67 68 70) e Matteo Delpodio (70 66 69), noni con 205 (-11), hanno perso leggermente terreno, ma saranno in corsa per il titolo nel giro finale del Red Sea Egyptian Challenge, la seconda prova stagionale del Challenge Tour che si sta svolgendo sul percorso del Sokhna GC (par 72), ad Ain Sokhna in Egitto.
I due azzurri hanno quattro colpi di ritardo dall’inglese Jordan L. Smith (201 – 63 68 70, -15), che ha mantenuto inalterati i due colpi di vantaggio sul primo degli inseguitori, che ora è lo svizzero Joel Girrbach (203, -13). Al terzo posto con 204 (-12) gli inglesi Willian Harrold, Garrick Porteous e Charlie Ford, il norvegese Espen Kofstad e i francesi Romain Langasque ed Edouard Dubois,
Ha rimontato Alessandro Tadini, da 31° a 14° con 206 (70 69 67, -10), ma pur essendo a cinque colpi dalla vetta ha troppi concorrenti avanti per sperare nel successo. Passi indietro di Filippo Bergamaschi, 39° con 209 (67 72 70, -7), e di Andrea Maestroni, 47° con 211 (68 71 72, -5).
Non hanno superato il taglio Enrico Di Nitto, 68° con 142 (70 72, -2), fuori per un colpo, Michele Ortolani, 82° con 143 (74 69, -1), Andrea Rota, 92° con 144 (73 71, par), e il dilettante Jacopo Vecchi Fossa, 127° con 148 (74 74, +4). Il montepremi è di 180.000 euro dei quali 28.800 andranno al vincitore.