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Il golfista italiano Edoardo Molinari ha concesso un’intervista al sito ufficiale dell’European Tour, esternando significative dichiarazioni riguardo il mondo dello sporto ed in relazione all’emergenza Covid-19. Di seguito il racconto di Molinari, il quale ha esplicitato la sua esperienza con l’inizio dell’allarme: “La situazione qui è spaventosa ed è cambiata molto rapidamente. Il torneo in Kenya è stato cancellato, quindi ho cambiato il mio volo e sono tornato a casa sabato, e in quel momento la situazione sembrava essere ancora sotto controllo in Italia. Poi, all’improvviso, quel lunedì sera il nostro Primo Ministro stava dicendo che dovevamo fare di più e avrebbe bloccato tutto tranne uffici e fabbriche. Due giorni dopo sarei potuto uscire solo una volta alla settimana per recarmi al supermercato e ora hanno chiuso fabbriche o attività commerciali che non sono direttamente coinvolte nella catena alimentare o cose di cui abbiamo bisogno per sopravvivere“.
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Successivamente Molinari ha descritto la drammatica situazione, conseguente alla propagazione del virus, lanciando infine uno slogan: “È un momento spaventoso. Quando vedi le notizie ogni sera in TV, parlano di così tante centinaia di persone che sono morte il giorno prima e di così tante migliaia di persone che sono state infettate. È difficile tenere traccia dei numeri. Mi considero estremamente fortunato di poter stare a casa, perché ci sono molte persone che hanno perso il lavoro e lotteranno a lungo in Italia e nel mondo. Il golf non è una priorità. La cosa più importante in questo momento è assicurarsi che tutti ci comportiamo in un modo che possa aiutare a controllare questa situazione.
In chiusura, lo sportivo italiano ha analizzato l’operato delle nazioni europee: “Sfortunatamente, sembra che ogni paese sia in ritardo da una o due settimane in questo momento. Dal punto di vista di un golfista professionista seduto a casa, è stato strano. Quando ci hanno rinchiuso, ho pensato che tutti gli altri paesi in Europa avrebbero fatto lo stesso, mi è sembrato un senso comune dopo aver visto cosa è successo in Italia per fermarlo prima che colpisse un’alta percentuale della popolazione. Ho parlato molto con Alvaro Quirós e Gonzalo Fdez-Castaño, che sono stati sollevati quando sono stati annunciati i blocchi in Spagna”.
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