Sarà l’inglese Danny Willett ad iniziare in testa la giornata finale dell’ Omega Dubai Desert Classic, torneo valido per lo European Tour di scena sullo splendido percorso dell’Emirates GC, par 72. Il primo inseguitore dell’anglosassone, in testa con -16, sarà lo spagnolo Rafa Cabrera-Bello (-15), seguito a ruota dall’altro britannico Andy Sullivan (-14) e dall’olandese Joost Luiten (-13). L’impressione è che il vincitore uscirà da questa rosa di quattro nomi, a meno di clamorosi recuperi da parte di coloro che partiranno con almeno quattro o cinque colpi di ritardo dalla leadership. Anche nella giornata odierna si è visto un golf di livello altissimo, con tanti score abbondantemente sotto al par, ad iniziare dallo stesso Willett, capace di girare in 65 colpi. Ma tutti i giocatori che occupano le primissime posizioni sono stati capaci di un terzo round compreso tra i 66 e i 67 colpi.
In un contesto di gara così altamente competitivo a pagare dazio è stato il sudrafricano Ernie Els: per il veterano 46enne, partito oggi dalla seconda posizione, giro in 74 che lo relega al 28esimo posto costringendolo a rinunciare all’opportunità di un quarto successo a Dubai, dopo quelli ottenuti nel 1994, nel 2002 e nel 2005. Sarà costretto ad abdicare anche il campione uscente, il nordirlandese Rory McIlroy, oggi autore di un giro comunque molto buono in 68 colpi, frutto di un finale straordinario con sei birdie nelle seconde nove buche del percorso. Un terzo round che però permette al numero due del mondo di recuperare solo due posizioni, stabilendosi così in 21esima posizione.
Merita una menzione il miglior giro di giornata messo a segno dal danese Joachim B. Hansen, che oggi ha giocato in 64 colpi. Curiosamente lo scandinavo è entrato in gara solo poche ore prima dell’inizio del torneo, essendo la prima riserva e potendo così beneficiare della rinuncia da parte del connazionale Thomas Bjorn. Così, dopo aver passato ieri il taglio con l’ultimo punteggio utile, oggi si ritrova in dodicesima posizione con lo score di -9 e domani potrà cercare un prezioso piazzamento in ottica mantenimento della “carta” per la stagione 2017 del tour europeo.
GLI ITALIANI. I due azzurri ad aver passato il taglio perdono alcune posizioni rispetto alla fine del secondo round. Per Matteo Manassero giro in 70 colpi, due sotto al par del campo, ma che con le condizioni perfette in cui si presentava il percorso oggi porta il 22enne veronese, quattro volte campione sullo European Tour, in 42esima posizione con lo score di -5, perdendo quindi cinque posizioni rispetto a ieri. Per Manassero è stato comunque importante passare il taglio e tornare a giocare nel weekend per la prima volta dal mese di maggio 2015. L’unico rammarico nel giro di oggi è dato dall’errore commesso al par 4 della buca 12, dove ha messo a segno un doppio bogey.
Giro in 71 invece per Renato Paratore, che inizierà il quarto ed ultimo round dalla 50esima piazza con lo score di -4. Per il giovane romano, 19 anni compiuti lo scorso dicembre, tre birdie e due bogey oggi. La speranza è che tutti e due i nostri alfieri possano riuscire domani a mettere a segno un giro sotto par cercando di recuperare alcune posizioni e soprattutto di guadagnare ulteriore fiducia in vista dei prossimi numerosi impegni.
Ricordiamo che l’altro italiano in gara questa settimana a Dubai, Edoardo Molinari, ha mancato il taglio dopo le prime 36 buche. Il montepremi dell’ Omega Dubai Desert Classic è di $ 2.650.000, dei quali circa 450mila andranno a colui che domani alzerà il trofeo.