La 36esima edizione dell’Hero Dubai Desert Classic, il primo dei cinque tornei delle Rolex Series del DP World Tour 2025, sorride all’inglese Tyrrell Hatton, che vince con lo score di 273 colpi (-15), precedendo il neozelandese Daniel Hillier, secondo a -14, e il connazionale Laurie Canter (-13). Solo quarto posto per Rory McIlroy, vincitore delle ultime due edizioni del torneo (quattro in totale dopo quelle del 2009 e 2015), che chiude con 276 colpi (-12), proprio come il danese Niklas Norgaard. Buoni segnali per Guido Migliozzi, ottavo con 278 (-10).
IL RACCONTO DELLA GARA
Giro finale all’insegna del sorpasso quello andato in scena sul percorso dell’Emirates Golf Club (par 72), a Dubai negli Emirati Arabi Uniti. Dopo i primi tre round, infatti, in testa c’era Hillier, che però apre male il giro finale con due bogey nelle prime cinque buche, intervallati da un birdie. Due birdie alla 10 e alla 11 restituiscono fiducia, ma l’insidia del bogey torna a presentare il conto alla 12. Più lucido, ma anche più bravo a reagire, Hatton che apre la sessione di chiusura col bogey alla prima buca. Ne fa registrare un altro, ma è l’ultima sbavatura in un round da cinque birdie che regala all’inglese il trionfo. Cede lo scettro McIlroy, autore di una rimonta dal trentatreesimo posto di metà gara. Nel giro finale il numero 3 al mondo mette a referto sette birdie e un bogey. Ancora meglio di lui, nell’ultima giornata, ha fatto l’australiano David Micheluzzi, con otto birdie e un bogey che lo portano a condividere l’ottava posizione con il nostro Guido Migliozzi, che paga un brutto secondo giro (+1) dopo un’ottima apertura di torneo (-6). Nel round di chiusura l’azzurro ha messo la firma su quattro birdie e un bogey. Nella Race To Dubai (ordine di merito) sale dalla 82esima alla 19esima piazza. Più indietro gli altri azzurri. Laporta (72 72 71 70), chiude al trentunesimo posto (-3). Andrea Pavan, 80° con 145 (73 72, +1), non ha superato un taglio che ha fatto vittime illustri come Jon Rahm, 87° con 146 (+2), e Viktor Hovland, 104° con 148 (+4).
LE PAROLE DEL VINCITORE
“È incredibile. Ho detto all’inizio della settimana che questo è uno degli eventi che avrei voluto avere nel mio curriculum. È un evento così iconico per il DP World Tour. Aggiungere il mio nome alla lista dei campioni straordinari che mi hanno preceduto e avere ora il mio nome su quel trofeo è un sogno che si avvera”, ha detto Hatton, che si gode l’ottavo titolo sul DP World Tour, il quinto nelle Rolex Series dopo quelli nell’Italian Open (2017), nel Turkish Airlines Open (2019), nel BMW PGA Championship (2020) e nell’Abu Dhabi HSBC Championship (2021). Nel suo palmarès figurano anche un successo sul PGA Tour, uno sulla LIV Golf, uno sull’EuroPro Tour e due sul Jamega Pro Golf Tour. Per il titolo ha ricevuto un assegno di 1.530.000 dollari su un montepremi di 9.000.000 di dollari.