Francesco Molinari, Italian Open 2017 - Foto Antonio Fraioli
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Francesco Molinari sarà l’unico italiano al via dell’Augusta Masters 2019, il primo dei quattro major stagionali che scatta tra pochissimi giorni sul percorso dell’Augusta National Golf Club, nello stato americano della Georgia. Il piemontese, numero 7 del ranking mondiale e ormai stabilmente tra i big in ogni torneo, va a caccia di un altro risultato storico per continuare una escalation di successi che lo accompagna ormai da quasi un anno. Il salto di qualità ha infatti avuto inizio con la vittoria nel BMW Pga Championship di Wentworth nel maggio 2018, per poi raggiungere l’apice con il trionfo all’Open Championship lo scorso luglio e le cinque vittorie su cinque incontri alla Ryder Cup di Parigi.
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Ma anche il 2019 di Molinari è iniziato alla grande, con la vittoria dell’Arnold Palmer Invitational e il terzo posto di pochi giorni fa nel WGC Dell Technologies Match Play, dove la sua corsa si è arrestata solo in semifinale all’ultima buca contro Kevin Kisner, poi vincitore. Il sogno è ovviamente la “giacca verde” che spetta al trionfatore di Augusta, ma servirà un’altra impresa storica per centrare un obiettivo molto difficile. Sicuramente il piemontese è tra i giocatori più in forma del momento, ma forse per caratteristiche ci sono avversari che partono sulla carta avvantaggiati soprattutto per la potenza nel gioco lungo. Molinari ha lavorato duramente sul gioco corto negli ultimi mesi, aspetto fondamentale sui green velocissimi di Augusta e se le condizioni del campo fossero oltremodo selettive, sognare sarebbe più che lecito.
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Fino ad oggi Francesco Molinari ha disputato 7 edizioni del Masters, che è il major a cui l’azzurro si è qualificato meno volte. Il miglior risultato è il diciannovesimo posto a pari merito del 2012, ma anche lo scorso anno arrivò un buon ventesimo posto. Nel mirino ci sono ovviamente le parti alte della classifica: “Chicco” va infatti in caccia della terza top-10 consecutiva in un major (primo posto nell’Open Championship 2018, sesto posto nel PGA Championship 2018), la sesta in carriera.
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