Dopo la seconda giornata dell’80° Augusta Masters, primo major stagionale in corso di svolgimento sul percorso dell’Augusta National GC in Georgia, Jordan Spieth, numero due mondiale e campione uscente, conserva la leadership con 140 colpi (66 74, -4).
È stata una giornata condizionata dal forte vento e grande protagonista è stato il nordirlandese Rory Mcllroy, che si è portato dal nono al secondo posto con 141 (70 71, -3). Tutto ancora aperto, dunque, per l’assegnazione del primo major del 2016. Sono in corsa ancora in tanti, a partire da Scott Piercy e dal neozelandese Danny Lee, terzi con 142 (-2), fino a Brandt Snedeker, al danese Soren Kjeldsen e al giapponese Hideki Matsuyama, uno dei giocatori più in forma, un terzetto in quinta posizione con 143 (-1). Hanno chances anche i classificati all’ottavo posto con 144 (par): Dustin Johnson, Daniel Berger, lo spagnolo Sergio Garcia, l’inglese Danny Willett, l’irlandese Shane Lowry, il thailandese Kiradech Aphibarnrat e il dilettante Bryson DeChambeau.
Anche se non sta esprimendo un gioco convincente ed è al momento in 15esima posizione Jason Day può ancora riproporsi ma non sarà affatto semplice. Hanno ceduto definitivamente gli inglesi Paul Casey e Justin Rose, 23esimi con 146 (+4). Irrimediabilmente staccati anche Keegan Bradley, l’inglese Ian Poulter e lo svedese Henrik Stenson, l’australiano Adam Scott e il thailandese Thongchai Jaidee, Patrick Reed, il tedesco Martin Kaymer e il sudafricano Louis Oosthuizen.
Jordan Spieth, al terzo Masters in carriera ha segnato per la prima volta su dieci giri un punteggio sopra par (74, +2). In vetta dopo il turno iniziale con un 66 (-6), è partito con due birdie, ma un doppio bogey alla quinta buca è stato l’antefatto di un cammino piuttosto sofferto, pure se proseguito sempre al comando. Dopo un terzo birdie all’8ª sono arrivati due bogey di fila. Il birdie alla 15ª lo ha riportato in par, con tre colpi di margine su McIlroy, ma altri due bogey (16ª e 17ª) hanno praticamente rimescolato tutte le carte. Queste le sue parole:
“Oggi – ha detto al termine della giornata il texano – è stata veramente dura. La partenza, per la verità, è stata da sogno, poi però il vento, con le sue raffiche mutevoli, e le condizioni del campo che sono cambiate nel corso del pomeriggio mi hanno indotto a pensare che il par sarebbe stato un buon risultato. Non è avvenuto, ma a conti fatti sono ancora in testa. Domani dovremmo incontrare le stesse difficoltà, se non maggiori, e il modo migliore di affrontarle sarà di far finta che stia cominciando un nuovo torneo e provare a battere soprattutto il campo. Si, giocherò insieme a McIlroy. Abbiamo effettuato insieme le prime 36 buche nella scorsa stagione e sarà sicuramente un round molto divertente, ma non ci saremo solo noi. Io credo che chiunque tra i primi 23 in classifica, con una prestazione sopra le righe, possa emergere”.